Champions League 2024: prima riunione con le Leghe Europee Uefa e Eca il 10 marzo

Pubblicato il 15 marzo 2021 alle 17:00:42
Categoria: Notizie Calcio
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Senza Ministro dello Sport - Il Governo Draghi in Italia non ha trovato in maniera immediata colui che potrebbe occuparsi del Ministero dello Sport, con appoggi giusti nell’ambito politico, ma che non sembri una mera “corsa al Campidoglio”. Dalla metà di febbraio nessun vertice dello Sport non ha speso una parola per tale “inconveniente” istituzionale. La prima preoccupazione, in Italia, è il «Recovery Fund» e, in fondo, quanto venga stanziato per il mondo sportivo a favore dei professionisti e non, con la pandemia non ancora debellata. «Il Fatto Quotidiano» – al quale non glie ne sfugge una – aveva informato che si era «in attesa di vedere dove fosse finita la delega», con il secondo “giro” dei sottosegretari da scegliere senza un dicastero: in realtà, è necessario un certo portafoglio, di appoggi politici e/o dell’ amicus; difficile da capire per chi frequenta il mondo dello Sport. Quest’ultimo non è, al momento, preso in considerazione nelle strategie dell’esecutivo. L’ambito sportivo – come elemento di condivisione – non è dimenticato nemmeno da Papa Francesco.

La grinta di Papa Francesco – Il 2 Gennaio 2021, in un’intervista su «La Gazzetta dello Sport», anche Papa Francesco ha speso una parola favorevole verso gli stadi e la festa che scaturiva ogni manifestazione e gara sportiva. Lo sport è «fatica, motivazione, sviluppo della società, assimilazione delle regole». Un ricordo andò verso la figura del padre al quale praticava lo sport del basket in tale dialogo con il giornalista della Gazzetta suddetta. Spezzò una lancia a favore dei bambini poveri e della loro passione nello scoprire oggetti nuovi: Papa Francesco stesso giocò con

una palla di stracci da bambino, la pelota de trapo, perché il cuoio costava e la gomma, nei tempi passati, non si usava per giocare. Attenzione dal Papa stesso anche verso lo Sport dunque.

Dal 5 all’8 marzo 2021, Papa Francesco è stato sotto l’occhio dei riflettori del mondo intero per la visita in Iraq. Durante questo periodo, il Papa si è recato in alcuni Paesi di religioni diverse da quella cristiana, come in Iraq, già citata, e in altre zone del Medio Oriente. Il Papa non lavora per modificare le religioni non cristiane. Papa Bergoglio vorrebbe agire secondo una religione unica, con l’ipotesi delle religioni, anche quelle non cristiane, che abbiano riconoscimenti analoghi in segno della pace dei popoli. Nulla può fermare la determinazione del Papa nel tendere una mano verso le Nazioni attanagliate dalle guerre, già durate dieci anni tra la Siria e la Turchia – centri degli orrori sono diventati Idlib, Aleppo, poi Palmira e Damasco –. Durante l’Angelus del 15 marzo, Papa Francesco, appena tornato da un confronto in pace con Al Sistani in quanto «saggio uomo di Dio», fa un appello accorato «alle parti in conflitto» affinché si apra «uno squarcio di speranza per la popolazione stremata». Papa Francesco chiama al telefono anche Eugenio Scalfari e lo ringrazia del Suo articolo che uscirà su «La Repubblica» il 14 marzo 2021.

I vaccini stanno per arrivare, per tutti - La Conferenza episcopale italiana si è impegnata a mettere a disposizione parrocchie e oratori per fare i vaccini a favore della massa. I mass media hanno chiamato – in maniera piuttosto colorita – “immunità di gregge” l’obiettivo e/o l’utopia di vaccinare tutti e, secondo il piano delle vaccinazioni italiano, verrà raggiunto il 15 settembre. Da domani sono prefissate trecentomila vaccinazioni al giorno in Italia, poi il target di coloro che riceverà il vaccino verrà aumentato a cinquecentomila vaccinazioni quotidiane. Nuove personalità emergenti dei compromessi e/o piattaforme di accordi tra i grandi colossi farmaceutici e lo Stato guidato da Mario Draghi, ad esempio il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e, il Commissario straordinario all’emergenza del Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo.

Dopo l’«ondata dell’autunno-inverno» dell’11 novembre, si teme – secondo quello che hanno studiato i virologi – la terza «ondata». Deciso un nuovo lockdown per l’Italia intera per i giorni di Pasqua. Dal 15 marzo, dieci Regioni passano o restano in zona rossa, tranne la Sardegna che è bianca. Il resto dello stivale è arancione, tra cui l’Abruzzo. Scuole chiuse di ogni ordine e grado – tranne la Scuola dell’Infanzia – fino al 6 aprile; le lezioni verranno proseguite in modalità Dad. L’indice Rt odierno dell’Abruzzo è 1,05 (0,99 – 1,09). Il provvedimento è stato firmato dal governatore Marco Marsilio da venerdì 12 marzo, in serata, dopo una riunione con l’Unità di crisi, la quale aveva il compito di studiare i dati relativi al contagio “in fieri”. 35 Comuni abruzzesi sono, invece, in rosso. Ecco solo i Comuni della Provincia di Chieti che sono zone rosse: Chieti, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Miglianico, Bucchianico, San Giovanni Teatino, Lanciano, Ortona, Francavilla al Mare, Montazzoli.

Mi sembra giusto riportare i numeri dei vaccini eseguiti in primis sul personale medico, poi altre categorie a rischio (a causa del lavoro che svolgono). Il referente regionale per i vaccini di Astrazeneca è Maurizio Brucchi e si continuerà a vaccinare con questo siero, arrivando un lotto nuovo domani. Le segnalazioni riguardo questo siero dalla Regione Sicilia, per adesso, non arrestano la macchina organizzativa per i vaccini di massa che eseguono i protocolli previsti. Solo in Abruzzo, sono stati somministrati a 146. 591 persone su 161.800 dosi consegnate (aggiornato al 14 marzo 2021, in serata).

Champions League, ma che Champions ! Già dal 10 febbraio era stato presentato un nuovo progetto per la nuova Champions che potrebbe andare in vigore dal 2024 alle 55 Federazioni. La Figc – guidata dal Presidente Gabriele Gravina, rieletto durante l’assemblea elettiva FIGC del 22 febbraio 2021 con il 73,4% dei voti, al primo scrutinio, con il sostegno dichiarato della Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) e AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) – non è contraria alla riforma della nuova Champions, ma è consapevole che facendo qualche cambiamento si potrebbe ridimensionare la Coppa Italia. Su tali argomenti scendono “in campo” anche interessi economici non da poco. Basti pensare che solo proprio le partite legate alla Coppa Italia rendono 35 milioni di diritti tv alla Lega Serie A.

Il 10 marzo, secondo indiscrezioni riportate dalla «Gazzetta Dello Sport», è stato il giorno della riunione per presentare il nuovo progetto sulla Champions alle Leghe.

Il Presidente Andrea Agnelli – Presidente ECA (European Club Association) – ha appena presentato la proposta Uefa alle Leghe Europee (EL). Si vorrebbe allargare la competizione a 36 squadre con una classifica unica e eliminazione diretta. Alcune novità potrebbero riguardare:

1) la lunga durata della stessa competizione suddetta con 10 giornate per gruppi e 16 playoff, portando da 125 a 225 partite, con 17 turni anziché 13;

2) le 4 squadre dei 4 campionati leader nel ranking Uefa avranno a disposizione i 16 slot su 32 di accesso alla fase dei gironi;

3) Dal 2018, a queste 16 squadre si aggiungevano per prassi la vincitrice della Champions League precedente e quella dell’Europa League. Le nazioni piazzate al quinto e sesto posto nel ranking Uefa portavano 2 squadre ciascuna. Dal settimo, ciascuna nazione piazzava un’unica squadra a testa. La novità riguarderà lo slot che porterà la nazione del quinto posto, secondo le Leghe in accordo.

4) La solidarietà nel tornare al 5% per il triennio 2021-24 e poi, dal 2024 ci sarebbe la promessa di un aumento.

Tale proposta trova contraria l’Inghilterra, la quale dovrebbe dare meno spazio alla Premier League che frutta “da sola” 8,7 miliardi lordi al prodotto interno lordo (PIL) dello Stato inglese. La Spagna è isolata e le altre nazioni avranno tempo per esprimersi.

“Juventus - Porto, 3 – 2” non basta per passare il turno e 27a giornata, “Milan – Napoli, 0 – 1”. La Juve è stremata dal calendario così serrato nel giocare ogni 3 giorni. Le società in accordo hanno chiesto di spostare l’incontro per lo Scudetto dal 17 marzo al 7 aprile la sfida dell’andata: Juventus - Napoli. La Juventus, intanto, esce dalla Champions, per prima ad essere stata squalificata: la modalità di condurre la partita è stata molto contestata dalle testate sportive più autorevoli. Sergio Oliveira si becca un bel 7,5 dalle pagelle degli addetti ai lavori. Quest’ultimo calciatore del Porto piazza la palla dentro la rete tramite l’occasione di una punizione “perfetta”, piegando le mani del portiere bianconero Szczesny, al 10’ del secondo tempo dei supplementari. La Juve è stata eliminata perché Chiesa non è bastato e nemmeno Ronaldo. Non sono bastati nemmeno 3 goals alla Juve perché quelli che ha incassato fuori casa, in Champions, valgono doppio. Per la Juve finisce qui.

Anche sulle gambe dei calciatori di Serie A pesa questa enorme responsabilità per la Juve, come per il Milan. Il Milan ha avuto 9 giocatori in infermeria fermi per infortunio da inizio di quest’anno, purtroppo! Durante la ventisettesima giornata, il Milan ha perso in casa contro il Napoli per 1 a 0, ma avrebbe meritato tranquillamente almeno il pareggio per come hanno giocato in campo i rossoneri. Stavolta, hanno avuto la meglio i ragazzi di Gattuso allenatore, ex Milan ed ex azzurro.

Cambiamenti in atto anche per il mondo dello Sport, ma che belle partite ! … “forza ragazzi!”

Katiuscia Lalla