CHAMPIONS LEAGUE: ABRAHAM FA VOLARE IL MILAN
Quarto successo consecutivo in Champions League per il Milan che adesso intravede la possibilità di ottenere un piazzamento fra le prime otto, dopo aver superato non senza qualche sofferenza una Stella Rossa coriacea e indomita.
Gli uomini di Fonseca, dopo un inizio molto equilibrato, costruivano la prima palla-gol del match al 15’ con Leao che, davanti a Gutesa, si vedeva respingere la propria conclusione dall’estremo difensore serbo. La risposta degli ospiti non tardava ad arrivare e quattro minuti dopo Maksimovic colpiva la traversa con una conclusione “masticata”, al termine di un’azione insistita. La gara viveva di fiammate, con Fonseca che intanto doveva fare a meno di Morata e Loftus-Cheek per problemi muscolari, cui subentravano Abraham (autore del gol-partita) e Chukwueze.
L’equilibrio era però spezzato quando al 42’ Fofana con un fantastico lancio con il contagiri trovava Leao: controllo e conclusione a seguire del portoghese da vero fuoriclasse che non dava scampo a Gutesa. Lo stesso Gutesa, anzi, quasi allo scadere del recupero, era costretto agli straordinari dapprima da Abraham e poi da Musah. Nella ripresa, il copione tattico del match cambiava con i serbi che si rovesciavano nella metà campo rossonera e il Milan che provava a gestire il risultato. Anche se al 54’ Abraham si divorava il raddoppio facendosi ribattere la propria conclusione a botta sicura in area piccola, da Djiga. La legge del calcio colpiva in maniera implacabile gli uomini di Fonseca, e al 68’ il da poco entrato Radonijc faceva partire una grande conclusione dal limite che non dava scampo a Maignan.
I rossoneri accusavano il colpo ed erano anzi gli ospiti a rendersi ancora pericolosi con un diagonale di Ivanic che faceva letteralmente la barba al primo palo. La gara sembrava essere avviata verso il pareggio, quando all’88’ Abraham risolveva in maniera vincente una mischia che si era creata nell’area della Stella Rossa, dopo che Gutesa aveva respinto sulla traversa con un grandissimo colpo di reni, un maligno colpo di testa di Camarda. Proteste veementi della panchina serba, con il tecnico Milojevic che era ammonito, per un probabile fallo di Gabbia su un difensore serbo, non ravvisato nè dall’arbitro, nè dal VAR.
Il disperato serrate finale degli ospiti non sortiva alcunché, e così i rossoneri potevano festeggiare un successo che li proietta in classifica a un solo punto da quell’ottavo posto che varrebbe l’accesso alla seconda fase. Nel prossimo turno, il Milan avrà la possibilità di mettere una seria ipoteca sul passaggio alla seconda fase della massima competizione continentale ospitando a “San Siro” il Girona.
Francesco Montanino