Gianluigi Buffon conosce il Real Madrid come le sue tasche. L'ha battuto in tutti e tre gli stadi che lo hanno visto difendere la porta della Juventus in Champions League: al Delle Alpi (3-1 semifinale di ritorno 2002-03), all'Olimpico di Torino (2-1 nella fase a gironi 2008-09), allo Juventus Stadium (2-1 nella semifinale di andata 2014-15). Mercoledì ci riprova per continuare a inseguire il sogno-Champions, l'unica competizione che non lo hai mai visto salire sul gradino più alto del podio. "Il Real è la squadra migliore del mondo, ma la qualificazione è al 50% - dice il portiere bianconero ai microfoni del quotidiano spagnolo Marca - Loro sono migliori di noi, ma non lo dico io, lo dice la storia. Negli ultimi anni hanno dimostrato qualcosa di speciale. Il Real è favorito, nel calcio però nessuno è invincibile".
Un pensiero va anche all'ultima sfida che ha visto bianconeri e 'blancos' contendersi la 'coppa dalle grandi orecchie' lo scorso anno nella finale di Cardiff (successo Real 4-1): "Speriamo che tutto sia diverso. Anche contro il Barcellona è successo nel 2015: vinciamo le partite che durano 180', ma perdiamo quelle che durano 90' - continua Gigi - Forse dovremo giocare le finali in 180 minuti". Un modo per sdrammatizzare la tensione ed esorcizzare forse il pericolo numero uno Cristiano Ronaldo: "Ho un'ammirazione illimitata per Cristiano perché è riuscito a migliorare nel tempo. La sua freddezza sotto porta l'ho vista soltanto in Trezeguet - conclude il numero uno bianconero - Ho avuto la fortuna di giocare contro Ronaldo il brasiliano, con e contro Ibrahimovic, ma CR7 ha la mia più piena ammirazione".