La serata del Parco dei Principi ha certificato il fallimento del Paris Saint-Germain in questa stagione. Gli uomini di Emery sono usciti agli ottavi di finale contro il Real Madrid, capace di vincere 3-1 in casa e 2-1 in trasferta. Il tutto nonostante una faraonica campagna acquisti: 400 milioni soltanto per avere Neymar, assente giustificato nel match di ritorno, e Mbappé, a secco nel doppio confronto. Per il secondo anno di fila, il Psg ha abbandonato la Champions League al primo turno ad eliminazione diretta: stessa sorte toccata lo scorso anno contro il Barcellona, dopo il clamoroso 6-1 del Camp Nou che ha permesso ai blaugrana di ribaltare il 4-0 ottenuto dal Psg al Parco dei Principi.
Ancora una volta, non sono bastati gli acquisti milionari per regalare il trofeo più ambito al Psg. Investimenti che, adesso, sanno di fallimento: dal 2011, anno di approdo degli emiri del Qatar, si è andato oltre il miliardo di euro investito sul mercato, precisamente un miliardo e 115 milioni. Al Parco Dei Principi sono arrivati campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic, Thiago Silva, Edinson Cavani, Angel Di Maria, fino ad arrivare a Neymar e Mbappé. In totale, i milioni di passivo sono 896, stando a Transfermarkt. Di questo miliardo ed oltre investito in 7 anni, soltanto 400, tra Neymar (222) e Mbappé (180 tra prestito, riscatto e bonus), sono stati sborsati in estate per prelevare il brasiliano dal Barcellona e il francese dal Monaco. In 6 partecipazioni consecutive alla Champions, sono arrivati 4 ko ai quarti di finale e 2 agli ottavi negli ultimi 2 anni. Al momento di confrontarsi con le grandi d'Europa, il Psg si è sgretolato: 3 volte con il Barcellona (2013, 2015 e 2017) ed una volta con Chelsea (2014), Manchester City (2016) e Real Madrid in questa edizione. Per i parigini, insomma, se il trofeo sembra davvero lontano, persino la semifinale è un miraggio: l'ultima partecipazione al penultimo atto risale alla stagione 1994/1995, quando fu eliminata dal Milan. Il Monaco di Mbappé, ad esempio, la raggiunse nella scorsa edizione. Non basta di certo il dominio in Francia: 4 campionati (quasi 5), 3 Coppe di Francia, 4 Coppe di Lega, 5 supercoppe per una squadra che, al netto degli investimenti, dovrebbe ottenere come obiettivo minimo la semifinale e puntare alla vittoria della Champions League, e che invece si ritrova per il sesto anno su sei fuori dalle migliori quattro d'Europa. Perché i soldi non fanno la felicità.