Rivivi le emozioni di Anderlecht-Milan: cronaca, pagelle e tabellino
Il Milan batte tre colpi. La squadra di Allegri espugna il Constant Vanden Stock con una gara concreta e senza fronzoli ed ottiene la matematica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Contro l'Anderlecht termina 1-3 con reti di El Shaarawy al 47', Mexes al 71', De Sutter al 78' e Pato al 91'.
Primo tempo soporifero tra due squadre che si temono e che sembrano soprattutto sentire l'importanza della posta in palio. Sono i padroni di casa a sfiorare per primi il vantaggio con Jovanovic, sul cui diagonale al 13' è ottimo il riflesso di Abbiati coi piedi. Altra occasione per l'Anderlecht al 34', quando solo una grande chiusura di Constant impedisce a Mbokani di insaccare da due passi sull'assist di Biglia. Si va al riposo con la sensazione di un Milan che fatica davvero tanto a trovare il bandolo della matassa.
E invece la ripresa si apre con l'ennesimo, grandissimo, gol di El Shaarawy, che mette giù in tutta tranquillità un buon cross di De Sciglio e di piatto destro batte Proto. Dopo il vantaggio i rossoneri appaiono rinfrancati e tengono bene il campo. Al 70' il neoentrato Pato parte in velocità, salta secco Nuytinck e viene steso: troppo lontani dalla porta per il rosso, e invece l'arbitro opta proprio per questa decisione.
Un minuto dopo arriva il capolavoro di Mexes, che sulla punizione di Montolivo stoppa di petto e da fuori area pesca una rovesciata che si insacca all'incrocio dei pali, alle spalle di un incolpevole Proto. A questo punto il Milan scompare dal campo e subisce al 78' la rete di De Sutter, che approfitta di una diagonale errata di De Sciglio e batte Abbiati da due passi. Da qui in poi tanta sofferenza, ma al 91' è Pato a sfruttare il perfetto assist di El Shaarawy per sigillare il successo degli uomini di Allegri.
Ininfluente, dunque, l'ultimo appuntamento del girone contro lo Zenit martedì 4 dicembre: una bella soddisfazione per i rossoneri in questo tormentato avvio di stagione. Ora la squadra di Allegri deve cercare quella continuità che è sin qui sempre mancata: di certo la sfida di domenica contro la Juventus è il più probante dei test.