Jürgen Klopp guarda con ottimismo al ritorno della semifinale di Champions League dopo il 5-2 dell'Anfield Road: "Non siamo il Chelsea e non siamo il Barcellona - dice il tecnico tedesco alla vigilia di Roma-Liverpool -. Segnarci tre gol è molto difficile". L'allenatore dei Reds non le manda a dire a tutti quelli che confidano in un'altra 'Romantada': "Tutti pensano che la Roma debba soltanto vincere 3-0, può succedere perché nel calcio accade di tutto - continua Klopp - ma è difficile perché non è facile giocare contro di noi. Se ci riusciranno complimenti a loro. Non vediamo l’ora di scendere in campo, per noi è una grande opportunità perché sono loro che devono correre dei rischi".
I Reds tornano all'Olimpico, dove vinse la finale della Coppa dei Campioni 1983-84: "È fantastica la tradizione del Liverpool a Roma, i nostri avi hanno vinto qui e noi siamo pronti a scrivere una nuova pagina di storia - dice Klopp -. Siamo qui per lottare per i nostri sogni". Rischia di diventare un incubo invece per i tifosi giallorossi il ritorno dell'ex Salah che sta vivendo il suo anno di grazia: "Momo è maturato molto è cresciuto alla Roma dopo un buon periodo a Firenze, adesso siamo fortunati a godercelo noi - continua l'allenatore dei Reds -. Non gli ho insegnato io a segnare, ma lui è migliorato tanto". Il tecnico ha commentato anche gli incidenti accaduti all'esterno di Anfield in occasione dell'andata: "Dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia del nostro tifoso Sean - prosegue Klopp -. Spero che tutti capiscano che mercoledì ci si deve solo godere un’intensa partita di calcio in una fantastica città". Nella rifinitura del martedì la Roma è scesa in campo con la maglia 'Forza Sean': "Il gesto di Trigoria è stato fantastico - conclude Klopp - così come ho apprezzato l’omaggio alle vittime di Hillsborough. Ci sono due grandi squadre che hanno meritato di essere qui e che si rispettano". E che daranno tutto pur di ottenere il pass per la finale di Kiev.