Con un gol realizzato da Lautaro Martinez, a un quarto d’ora dalla fine, l’Inter è la prima finalista di questa edizione della Champions League. I nerazzurri superano con pieno merito un Milan apparso poco convinto di poter ribaltare lo 0-2 dell’andata, e ora aspettano la vincitrice dell’altra semifinale che si disputerà domani sera fra Manchester City e Real Madrid.
I rossoneri partivano di slancio e costruivano un’ottima occasione in avvio con Brahim Diaz che però sprecava tutto con una conclusione troppo debole per impensierire Onana. Gli uomini di Inzaghi non stavano certo a guardare, e con Barella e Lautaro Martinez mettevano in apprensione la retroguardia milanista. Grande intensità in mezzo al campo e arbitro che si mostrava troppo permissivo risparmiando alcune ammonizioni da ambo le parti che, a termini di regolamento, ci potevano stare. La gara si ravvivava sul finire del primo tempo quando dapprima Leao, dopo una giocata delle sue, sfiorava di pochissimo il gol che avrebbe rimesso tutto in discussione. Qualche minuto dopo arrivava la replica nerazzurra, con un poderoso colpo di testa di Dzeko sugli sviluppi di una punizione ben calciata dall’ex Calhanoglu che costringeva Maignan a un intervento incredibile.
La ripresa era sicuramente meno emozionante del primo tempo, e il gioco era continuamente spezzettato dai tanti interventi ruvidi che inducevano l’arbitro Turpin a sventolare finalmente qualche cartellino giallo. Il Milan ci provava ma via via con minore convinzione, mentre l’Inter si limitava a controllare forte del doppio vantaggio acquisito all’andata. Agli uomini di Pioli mancava la qualità nell’ultimo passaggio, e così il compito di Acerbi e Darmian – che giganteggiavano nella loro area - era enormemente facilitato. L’ingresso di Lukaku regalava brio all’attacco nerazzurro e da una combinazione fra il belga e Lautaro Martinez arrivava il gol che decideva il match e spegneva le residue speranze rossonere di conquistare la finale: la conclusione del campione del mondo era potentissima e passava sotto il corpo di Maignan, facendo esplodere la gioia del popolo nerazzurro. Nel quarto d’ora finale, il Milan ammainava bandiera bianca mentre l’Inter sfiorava il raddoppio ancora con lo scatenato Lautaro Martinez (in stato di grazia), che con un mezzo pallonetto chiamava Maignan a una non facile deviazione in corner.
Nei tre minuti di recupero accordati da Turpin, non accadeva più nulla e così l’Inter poteva festeggiare l’accesso alla finale di Istanbul, a 13 anni di distanza dall’ultimo trionfo europeo. Come allora, a permettere ai nerazzurri di conquistarsi la possibilità di portarsi a casa la coppa con le “grandi orecchie”, la grande compattezza e lo spirito di sacrificio. Stavolta, però, i favori del pronostico saranno tutti per gli avversari (domani sapremo se sarà il Manchester City di Guardiola e Haaland o il redivivo Real Madrid di Carlo Ancelotti): chissà se la consapevolezza di non aver nulla da perdere, non possa giovare e permettere alla squadra di Inzaghi di realizzare l’ennesimo miracolo in questa edizione della Champions League.
Per il Milan, invece, è arrivato il momento delle riflessioni: l’eliminazione in semifinale ad opera dei “cugini” interisti e l’accesso a forte rischio alla prossima Champions League, rischiano di rendere fallimentare una stagione che eppure era iniziata con lo scudetto, conquistato appena un anno fa, cucito sul petto. L’assenza di Leao nella gara di andata, da sola, non può certo bastare per giustificare la terza sconfitta sui quattro incroci stagionali avuti con l’Inter.
CHAMPIONS LEAGUE - Semi Finale, ritorno (and 2-0)
INTER - MILAN 1-0 --> Cronaca partita
a cura di Francesco Montanino