La seconda giornata di ritorno dei playoff di Champions League ha emesso gli ultimi verdetti. Il Liverpool di Klopp, dopo la vittoria in Germania, stende l'Hoffenheim 4-2 ad Anfield e festeggia la qualificazione alla fase a gironi. Insieme con i Reds avanza anche lo Sporting Lisbona, che rifila un severo 1-5 alla Steaua Bucarest. Ai gironi Cska Mosca, Apoel Nicosia e Qarabag, che eliminano rispettivamente Young Boys, Slavia Praga e Copenaghen.
Dopo la vittoria per 2-1 in Germania, il Liverpool di Jurgen Klopp vuole chiudere i conti subito, spinto dal calore del pubblico di Anfield contro l’Hoffenheim. Con Mane e Salah letteralmente immarcabili sulle fasce, i Reds iniziano a premere il piede sull'acceleratore, mettendo i tedeschi alle corde. Dopo 10 minuti è Emre Can a sbloccare il risultato: il tedesco riceve un pallone al bacio da Mane e lascia partire un missile che viene deviato da un difensore e si infila alle spalle di Baumann. Il Liverpool è scatenato e al 19' i Reds raddoppiano con Salah, che è il più lesto di tutti ad intervenire sul pallone dopo la respinta del palo. Per l'Hoffenheim è notte fonda e, dopo solo 3 minuti, il Liverpool cala il tris ancora con Emre Can. La sberla del 3-0 sveglia i tedeschi che trovano la rete che tiene in vita le speranze con il solito Mark Uth prima dell’intervallo. Nella ripresa, l’ex di turno, Roberto Firmino, serve il poker per i Reds al 63’, prima del gol della bandiera di Sandro Wagner che fissa il punteggio sul 4-2 finale.
Insieme con il Liverpool avanza anche lo Sporting Lisbona, che schianta la Steaua Bucarest 1-5 in Romania dopo lo 0-0 maturato a Lisbona. Portoghesi avanti nel primo tempo con l'ex romanista Doumbia, ma la prima frazione si chiude in parità con la realizzazione sotto misura di Junior Maranhao. Nell’ultima mezz’ora si scatena la formazione di Jorge Jesus, che ne fa addirittura 4, mettendo in ghiaccio il discorso qualificazione: in rete Acuna, Gelson Martins, Dost e Battaglia. Facile, nonostante la pioggia battente, anche il compito del Cska Mosca, che liquida lo Young Boys con un perentorio 2-0. Nel primo tempo i padroni di casa passano a ridosso dell'intervallo con Schennikov, e poi chiudono il discorso qualificazione nella ripresa con la rete del solito Alan Dzagoev. Vola, per la prima volta, ai gironi di Champions League anche il Qarabag che, nonostante la sconfitta in Danimarca contro il Copanghen per 2-1, può festeggiare l’appuntamento con la storia. Dopo l’1-0 dell’andata, il gol di Santander illude i danesi che, però, vengono gelati dalla rete di Ndlovu al 63’. Tre minuti più tardi, Pavlovic ridà speranze ai padroni di casa con la rete del 2-1, ma il forcing finale non fornisce i risultati sperati per la squadra di Solbakken che deve dire così addio al sogno Champions. Lo 0-0 di Praga, infine, premia l’Apoel Nicosia che, in virtù del 2-0 maturato a Cipro, approda ai gironi di Champions per la quarta volta.