CHAMPIONS LEAGUE: IL MILAN NON VA OLTRE LO 0-0 CONTRO IL NEWCASTLE
Inizia con un pareggio a reti inviolate, l’avventura europea del Milan che a “San Siro” ospitava il Newcastle dell’ex Tonali nella prima giornata del girone F di Champions League. Nonostante la grande volontà e la grinta messe in campo, i rossoneri non sono riusciti ad abbattere il muro eretto dagli inglesi che hanno badato quasi esclusivamente a difendersi, con il chiaro intento di portare a casa almeno un punto. Obiettivo portato a termine, ma al termine di una gara dominata in lungo e in largo dai rossoneri che hanno costruito tantissimo soprattutto nel primo tempo (a fine gara, i tiri totali saranno ben 25 contro i soli 6 degli inglesi) e devono recitare il mea culpa per non essere riusciti a concretizzare una supremazia territoriale apparsa, in alcuni frangenti del match, a dir poco schiacciante. Alla fine, anzi, devono anche ringraziare Sportiello (subentrato a Maignan uscito anzitempo per un problema muscolare) se è stata evitata la più atroce delle beffe.
Dopo un inizio abbastanza compassato, il Milan rompeva gli indugi e costruiva una serie impressionante di palle-gol a ripetizione, che costringevano Pope agli straordinari: al’11’ Pobega, dopo una palla recuperata in mezzo al campo da Theo Hernandez, lasciava partire una staffilata respinta a pugni uniti dal pipelet in maglia bianconera. Lo stesso estremo difensore del Newcastle si ripeteva, sul prosieguo dell’azione sul colpo di testa ravvicinato di Chukwueze, e – qualche istante dopo – anche su Giroud.
I rossoneri prendevano coraggio e al 17’ era Krunic a provarci da lontano, trovando però ancora pronto Pope che alzava in angolo: sugli sviluppi del corner, Theo Hernandez incornava di testa ma c’era sempre da fare i conti con il portiere inglese che anche stavolta non si lasciava sorprendere. Al 20’, ci provava Loftus Cheek con una conclusione dal limite che terminava alta non di molto.
Passata la buriana, gli inglesi provavano a mettere la testa fuori reclamando un rigore per un contatto fra Leao e Longstaff sul quale l’arbitro però faceva cenno di proseguire. Erano però sempre di marca rossonera le occasioni più importanti: al 34’ Leao si involava verso la porta avversaria, ma al momento del dunque si impappinava; sul prosieguo dell’azione, Pobega concludeva a colpo quasi sicuro in rete ma trovava in prossimità della linea bianca la respinta decisiva di un difensore del Newcastle. L’assedio non conosceva soluzioni di continuità e qualche minuto dopo Leao provava a farsi perdonare l’errore precedente facendo sponda per Chukwueze che però di testa anche stavolta non centrava il bersaglio grosso, dopo l’ennesima tambureggiante azione di un Milan davvero volitivo ma fin troppo sprecone.
Nella ripresa, Pioli richiamava in panchina Calabria (ammonito e a rischio del secondo giallo) mandando in campo Florenzi: era proprio dell’ex romanista la prima occasione del secondo tempo con una conclusione un po' ciabattata che terminava larga alla sinistra del palo difeso da Pope. I ritmi erano molto più bassi perché la fatica per le tante energie spese nei primi 45’ si faceva sentire, e il tecnico rossonero operava altri due cambi: entravano anche Rejinders e Pulisic (al posto rispettivamente di Pobega e Chukwueze) per provare a dare nuova linfa a un attacco apparso sicuramente più appannato e meno lucido.
Al 65’ ci provava proprio Rejinders con un’azione personale ma la sua conclusione era troppo centrale per poter creare grattacapi a Pope che si accovacciava a terra, bloccando senza problemi. La gara viveva di folate, come il break di Theo Hernandez che invece di passare palla a Leao che si stava smarcando, s’intestardiva trovando però la respinta della difesa avversaria. O il colpo di testa in corsa di Leao, dopo un pregevole cross di Florenzi. I rossoneri premevano di nuovo forte il piede sull’acceleratore, ma sbattevano letteralmente sul muro bianconero che si alzava compatto davanti a Pope a strenua difesa del prezioso pareggio.
Intanto, anche Maignan – dopo Loftus Cheek - era costretto a uscire dal campo per un problema muscolare mentre Musah e Giroud rimediavano entrambi l’ammonizione. Nonostante ciò, l’assedio rossonero proseguiva ma mancava di lucidità negli ultimi 16 metri, come testimoniavano la chiusura decisiva di Andersson su Florenzi e la botta dai 18 metri di Giroud bloccata facilmente da Pope.
L’arbitro assegnava cinque minuti di recupero e quasi allo scadere per poco non si consumava la beffa, quando una violenta conclusione dal limite di Longstaff veniva provvidenzialmente deviata in corner da Sportiello che evitava guai peggiori.
Il triplice fischio finale sanciva uno 0-0 finale che lascia l’amaro in bocca ai tifosi rossoneri per le tante occasioni create e gettate al vento dalla propria squadra che comunque ha mostrato incoraggianti segnali di riscossa, dopo l’umiliante batosta rimediata sabato scorso nel derby. Nel prossimo turno, che si disputerà mercoledì 4 ottobre, il Milan sarà di scena a Dortmund mentre il Newcastle ospiterà al St. James’ Park il PSG di Mbappè.
Francesco Montanino