Napoli, emozione De Laurentiis: "Avanti tutta"

Pubblicato il 22 febbraio 2012 alle 09:59:37
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Risveglio dolce, dolcissimo per Napoli dopo l'impresa della squadra di Mazzarri ieri notte contro il Chelsea. Lavezzi e compagni hanno regalato ai tifosi una delle partite più belle della storia della squadra azzurra. Un 3-1 in rimonta che fa sognare in vista del ritorno di Londra (14 marzo a Stamford Bridge). Ieri, subito dopo il fischio finale, i tifosi si sono riversati in piazza per festeggiare la vittoria (si è visto persino qualche fuoco d'artificio) con la consapevolezza, però, che ci sono ancora novanta minuti da giocare.

Ed è proprio il primo tifoso dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, a tenere i piedi per terra: "Da tifoso, dico sempre avanti tutta - dice a Sky -, da presidente e proprietario di una squadra non faccio i conti con il fato, ma con la realtà delle cose. A Londra sarà una partita difficilissima, in uno stadio ostile, molto diverso da dove abbiamo giocato contro il Manchester City. Penso che adesso i nostri abbiano quella maturità acquisita anche per intraprendere un match in condizioni di disagio".

Il San Paolo, ieri notte, ha regalato un'emozione particolare a De Laurentiis, che ha preso in mano la squadra quando era in Serie C e ora spera di portarla tra le prime otto d'Europa: "Di serate magiche ce ne sono state tantissime in questi otto anni, quella di ieri è stata esemplare perché il popolo del San Paolo ha fatto sentire la sua grande educazione - prosegue il presidente -. Credo che la squadra abbia meritato di vincere, è scesa in campo con grande determinazione, c’è stato quell’errore in difesa, ma poi abbiamo subito recuperato. Io non ho nulla da rimproverare alla squadra che, secondo me, è ben organizzata, ben allenata. L’allenatore sta fuori (Mazzarri era squalificato, ndr) e dà una maggiore concentrazione, determinazione alla squadra stessa, perché senza di lui non possono sbagliare. Mazzarri prepara benissimo le partite e quando è fuori i giocatori si sentono più responsabilizzati".