La cabala per dimenticare Cardiff. La Juventus, uscita a testa bassa e con lo spogliatoio in disordine dalla finale in gara secca dello scorso anno, prova ad appellarsi ai numeri per prendersi subito la rivincita sul Real Madrid. I precedenti dicono che nella doppia sfida i bianconeri hanno spesso giocato un brutto scherzo ai 'blancos'. L'ultimo ricordo, dolcissimo per Massimiliano Allegri, risale alla semifinale 2014-15 quando Morata e Tevez mandarono ko Cristiano Ronaldo 2-1, preludio del pari del Bernabeu al ritorno (1-1) che spalancò ai bianconeri le porte della finale di Berlino e mandò a rotoli il rapporto tra Carlo Ancelotti e Florentino Perez. Meno positivo l'altro precedente all'Allianz Stadium non per il risultato (2-2 nella fase a gironi 2013-14), ma per la precoce interruzione di quel cammino europeo: dopo il pari col Real Madrid, i bianconeri vinsero col Copenaghen (3-1) ma persero la gara decisiva per il passaggio del turno col Galatasaray (1-0) nella neve di Istanbul. Quella però era ancora la Juventus di Antonio Conte, tornata sì protagonista in Italia ma ancora alla ricerca di un prestigioso status europeo.
Fece rumore il successo della Vecchia Signora guidata da Claudio Ranieri nella fase a gironi 2008-09 (2-1): quella volta all'Olimpico di Torino furono decisivi Amauri e Del Piero, che poi si sarebbe ripetuto nel 2-0 del ritorno al Bernabeu (doppietta e applausi strappati dal numero 10 al pubblico di Madrid). Positivi i precedenti casalinghi contro il Real in Champions anche nelle stagioni pre-Calciopoli: 1-0 nel ritorno degli ottavi di finale 2004-05 con Fabio Capello in panchina (gol di Trezeguet e match risolto ai supplementari da Zalayeta). Più dolci però i precedenti con Marcello Lippi alla guida dei bianconeri: 3-1 nella semifinale di ritorno 2002-03 (finale a Manchester persa col Milan ai rigori) e 2-0 nel ritorno dei quarti di finale 1995-96, stagione che vide la Juventus vincere la sua ultima Champions ai rigori contro l'Ajax allo Stadio Olimpico di Roma. Ed è proprio questo il precedente al quale i bianconeri strizzano maggiormente l'occhio per restare in corsa e provare a esorcizzare la maledizione delle due finali perse negli ultimi tre anni.