C’è tutta la differenza tra il Psg e Napoli nel 2-2 con cui Hamsik e compagni escono dal Parc De Princes. Gli azzurri sfiorano l’impresa grazie al gioco di squadra, spumeggiante ed equilibrato che esalta le sue individualità senza dimenticare organizzazione ed equilibrio. L’esatto contrario della squadra parigina, che ha un’infinità di talento a disposizione che però si esalta solo con le folate dei singoli: il primo gol è una sfortunata deviazione di Mario Rui, il pareggio al 93’ è una magia di Di Maria. Ancelotti perde la testa del girone C ma torna a casa con la convinzione di potersela giocare con chiunque e con la consapevolezza che gli ottavi sono alla portata di questa squadra.
Il Psg fa paura quando riesce a innescare i suoi tre fenomeni. Come al 17’, quando Neymar innesca la velocità di Mbappé, sul suo primo controllo si fionda Cavani ma Ospina riesce a deviare il suo diagonale. Eppure la palla gol più grossa capita sui piedi di Mertens, che al 22’ colpisce la traversa su cross di Mario Rui. La squadra di Ancelotti gioca con personalità trovando tocchi rapidi e verticali che spesso mandano in difficoltà i parigini. E proprio su una verticalizzazione di Callejon Insigne firma l’1-0 con un meraviglioso pallonetto. Sempre il 24 partenopeo sfiora il raddoppio al 36’. Il Napoli controlla la partita e chiude la prima frazione meritatamente in vantaggio.
Tuchel rimodula i suoi optando per una difesa a tre, mettendo Neymar e Mbappé più centrali e vicini a Cavani con Meunier e Di Maria sulla linea dei 5 di centrocampo. Ancelotti opta per un più prudente 4-4-1-1 L’attacco del Psg si rinvigorisce e schiaccia il Napoli nella sua area: al 61’ una deviazione sfortunata di Mario Rui su cross di Meunier regala il pareggio. Il Napoli reagisce ma la girata di Mertens al 67’ non centra lo specchio di Areola. Ma è proprio il belga a punire i francesi: al 77’ l’attaccante si ritrova sui piedi un tiro di Fabian Ruiz rimpallato maldestramente da Marquinhos e non lascia scampo al portiere avversario da pochi passi. La reazione del Psg è affidata ai piedi di Neymar, che al 80’ su punizione chiama Ospina al grande intervento. Poco dopo Mertens sfiora il tris anticipando di testa Areola, che si salva in qualche modo in corner. E alla fine arriva la zampata di Di Maria, che su un contropiede innescato da Neymar, la piazza dove Ospina non può proprio arrivare. Sfuma così un’impresa accarezzata fino a due minuti dal termine ma ora il Napoli ha la possibilità della rivincita il 6 novembre, questa volta al San Paolo.