Una sconfitta che fa male, e che costringerà il Bayern Monaco a cercare la difficile rimonta al Santiago Bernabeu settimana prossima: com'era già accaduto nel 2016-17 e nell'andata dello scontro che fece discutere per i tanti errori arbitrali, il Bayern esce sconfitto dalla sfida dell'Allianz Arena e perde 2-1 contro il Real Madrid di Zinedine Zidane. I blancos segnano a Monaco di Baviera da 12 match consecutivi (non è successo solo nel 1976: 2-0 Bayern) e si ripetono battendo i tedeschi, che però devono rammaricarsi per aver perso una partita dominata in lungo e in largo. Il Bayern, schierato da Heynckes con un offensivo 4-1-4-1 nel quale alle spalle di Lewandowski ci sono Ribery, Muller, James e Robben, parte fortissimo e sfiora la rete in più occasioni, ma perde anche l'olandese per un problema muscolare: entra Thiago Alcantara, che non disputerà un grande match, ma i tedeschi non ne risentono. Dopo tante occasioni, il Bayern passa al 27' con Kimmich, che incendia la fascia destra e poi batte un Navas disattento: il portiere costaricano pensa che il tedesco stia per crossare e sbaglia la posizione, facendosi uccellare e subendo l'1-0. Dopo la rete il Bayern perde anche Boateng per infortunio e dilaga, ma Muller e Ribery (a secco in Champions da tre anni) non sfruttano gli aiuti della disattenta difesa del Real, e così vengono ripresi proprio nel loro momento migliore: pareggia Marcelo al 44', battendo Ulreich con un rasoterra preciso sull'assist da fascia a fascia di Carvajal.
1-1 al riposo, e Bayern che ha più di qualche rammarico perchè aveva dominato: rammarico che cresce nella ripresa, quando Rafinha sbaglia clamorosamente un passaggio orizzontale e serve di fatto Asensio. Il centrocampista dei blancos, subentrato a Isco, non sbaglia a tu per tu con Ulreich e trova il 2-1 Real al 56': è una rete che fa scatenare il Bayern, punito di fatto al terzo tiro delle merengues e voglioso di pareggiare, ma le polveri di Lewandowski (a cui manca un rigore), Ribery e Muller sono bagnate e Navas effettua una grande parata per proteggere il risultato. Grande parata ripetuta anche da Ulreich, che evita di piede e d'istinto il 3-1 di Benzema, subentrato all'infortunato Carvajal (Lucas Vazquez diventa terzino). Nel finale i tedeschi vanno all'assalto, ma escono sconfitti da una gara che avrebbero meritato di vincere e avrebbero potuto tranquillamente vincere con due/tre reti di scarto per la mole di gioco e il numero di occasioni prodotte. D'altronde, la storia ci insegna che le Champions League si conquistando anche vincendo 2-1 (in trasferta, ora il Bayern dovrà vincere 2-0) gare che avresti meritato di perdere 5-2, e il Real Madrid di Zinedine Zidane è esperto sia nelle grandi vittorie che nell'essere opportunista al momento giusto. Finisce 2-1 per i blancos all'Allianz Arena, e ora servirà l'impresa del Bayern al Bernabeu: Jupp Heynckes (che ha interrotto la sua imbattibilità in Champions a 13 match) sogna di chiudere la sua carriera da tecnico con una finale, e chissà che non possa riuscirci centrando qualcosa di memorabile.