"Higuain è uno degli attaccanti più forti del mondo. Giocare contro questi fuoriclasse è difficile, ma la Juve non ha solo lui e dobbiamo stare attenti a tanti campioni": è un Mauricio Pochettino ambizioso, ma coi piedi per terra quello che si appresta a vivere la sua notte europea più importante sulla panchina del Tottenham. Dall'estate 2014, quella dell'approdo dell'allenatore argentino a Londra, gli Spurs sono cresciuti molto: "Siamo migliorati tantissimo in questi anni. Abbiamo fatto un passo alla volta e ora abbiamo raggiunto una certa maturità e competitività. Domani abbiamo l'occasione di giocare con una grandissima squadra come la Juve. Ma il Tottenham è una squadra forte, ha giocatori coraggiosi che amano queste sfide e dobbiamo essere positivi".
A ispirare fiducia è anche il risultato dell'andata: "Abbiamo analizzato quella partita - dice il tecnico degli Spurs - forse il primo gol della Juve era in fuorigioco. Abbiamo segnato prima dell'intervallo e loro hanno sbagliato un rigore. Abbiamo avuto un po' di fortuna. Ora però la testa è a domani sera". Pochettino vuole ripartire dal secondo tempo di Torino: "Se giochiamo come sappiamo, la qualificazione è assolutamente alla portata. Poi non mi pongo limiti. Dovremo sfruttare ogni minima occasione e guardare avanti". La stessa cosa che sta provando a fare il calcio italiano dopo la scomparsa di Davide Astori: "L'ho incontrato 5 anni fa perché volevo portarlo a Southampton - ricorda Pochettino - e ho trascorso con lui qualche ora. Era un grande professionista e una persona squisita. Il mio abbraccio a tutti i suoi cari".