La finale di Champions League chiude definitivamente la stagione 2023-2024 per i club, con gli ultimi giocatori convocati nelle rispettive nazionali pronti a concentrarsi sulle varie competizioni. Dalle Olimpiadi agli Europei, non ci sono dubbi: sarà un’estate rovente.
La vittoria è andata alla formazione che i bookie e gli scommettitori davano come favorita. Un leitmotiv che ha interessato anche chi ha pensato di scegliere la nota manifestazione calcistica per utilizzare i bonus benvenuto, una sorta di premio che le piattaforme di scommesse offrono ai nuovi registrati.
I Blancos sono risultati i più temibili e difficili da fermare essere riusciti nell’impresa (terminata ai rigori) di eliminare il Manchester City di Guardiola, privando la formazione inglese della possibilità di giocare la finalissima sul suolo amico.
Lo stadio di Wembley pare portare bene agli italiani. È qui che l’11 luglio del 2021 Chiellini e compagni hanno portato a casa la coppa degli ultimi Europei, sottraendola ancora una volta agli inglesi, con Mancini e Vialli a fare da guida a una nazione intera ed emozioni che non tramonteranno mai.
La finale del 1° giugno 2024 ha visto per protagonista un altro volto noto del Belpaese, consacrato definitivamente allo status di leggenda. Parliamo ovviamente di Carlo Ancelotti, il tecnico dei Galacticos giunto alla sua settima Champions League, detentore di un duplice record, quello delle presenze e quello delle vittorie.
Ma andiamo con ordine. Il Carletto nazionale ha vinto le prime due Coppe dei Campioni da giocatore, nel 1989 e nel 1990 con il Milan di Arrigo Sacchi, che l’ha voluto fortemente nel ruolo di mediano convincendo Berlusconi e Galliani, riluttanti in seguito agli infortuni riportati ad ambedue le ginocchia. I trionfi in Europa da allenatore, invece, li ha centrati con due casacche diverse: 2003 e 2007 con il Milan; 2014, 2022, 2024 con il Real Madrid.
È auspicabile pensare, come spesso accade del resto, che Ancelotti avesse in mente di diventare allenatore mentre ancora giocava. Inizia presto con la gavetta da allenatore, poco dopo aver appeso le scarpe al chiodo, facendo da assistente a Sacchi in nazionale e affiancandolo ai Mondiali del ‘94 negli Stati Uniti.
La prima esperienza in serie A arriva nel 1996, alla guida del Parma, che conduce per due anni al secondo posto nella massima serie e all’esordio in Champions.
La panchina più controversa? Quella della Juve, dove, come da lui stesso dichiarato, era costretto a uscire scortato dalla polizia: i tifosi gli erano contro per via dei suoi trascorsi al Milan. Nonostante questo, il tecnico è riuscito a portare la Vecchia Signora a centrare due secondi posti in campionato e una semifinale in Coppa dei Campioni.
Il ritorno più bello? Quello al Milan, naturalmente. Oltre ad aver vinto due Champions League, Ancelotti ha vinto una Coppa Italia e uno Scudetto. Il suo palmares è invidiabile e ha visto anche diverse delusioni, non diversamente da quanto accade ai grandi campioni. È così che è diventato l’uomo più vincente di sempre in Champions League.
Se Carlo Ancelotti è il Re assoluto della Champions League e non sarà facile scalzarlo dal trono, a seguirlo c’è un’altra leggenda del calcio: Miguel Munoz, il primo ad averla affrontata sia da giocatore che da allenatore.
L’ex capitano del Real Madrid, ha portato a casa nientemeno che le prime due edizioni della Coppa dei Campioni, nel 1956 e nel 1957, a cui va aggiunta quella del 1958 che però non ha giocato. Da allenatore è risultato vincente altre due volte, per un totale di 5 Champions League, nel 1960 e nel 1966, sempre con il Real.
La fortuna gioca spesso un ruolo determinante nelle cose e lo conferma l’eliminazione del Manchester City di Pep Guardiola, la terza persona con più vittorie nella Champions League, giunto alla sua quarta vittoria in Premier League, centrando il 38° titolo in carriera.
Josep Guardiola è stato un giocatore formidabile, diventando una delle bandiere del Barcellona, club che ha anche allenato. Per trovare una pecca nella sua carriera bisogna andare agli anni in cui a Brescia veniva allenato da Mazzone (c’era persino un “certo” Roberto Baggio) dove l’esperienza viene segnata da una squalifica per doping.
Guardiola ha vinto da giocatore la Champions League una volta sola, al Barça 1992, squadra che ha poi allenato e con cui ha vinto nuovamente la coppa nel 2009 e 2011, risultato che ha replicato con il Manchester City nel 2023. Il palmares ammonta a oggi a 4 Champions League complessive.