Champions: Milan-Arsenal, i top e flop

Pubblicato il 16 febbraio 2012 alle 08:05:41
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

I top e i flop di Milan-Arsenal

Top

Robinho (Milan) - Il brasiliano per una sera ritorna 'Pelezinho', il trascinatore degli esordi al Santos. Dopo una prova pessima a Udine, forse la peggiore in maglia rossonera, si rianima contro i Gunners. Solita prestazione di quantità e qualità, ma questa volta ci aggiunge precisione e fiuto del gol. Due gol determinanti che piegano l'Arsenal.

Boateng (Milan) - Dopo un lungo stop il ghanese torna e il Milan ritrova quell'energia e quella carica agonistica che gli mancavano. Boateng aggredisce da subito la gara e sblocca il risultato al 15' con un gran destro di controbalzo che lascia di sasso Szczesny. Non il primo gioiello in Champions, visto che Prince ha già timbrato con Barcellona e Bate Borisov.

Abbiati (Milan) - Chiamato in causa poche volte, ma in quelle poche si è confermato una sicurezza. Bravo nel primo tempo su Koscielny, determinante sul sinistro al volo di Van Persie, quando si distende e mette in angolo. Il Milan conduceva già 3-0 ma un gol avrebbe ridato speranze ai Gunners.


Flop

Vermaelen (Arsenal) - E' considerato il difensore più forte dei Gunners ma questa sera, di fronte ad una formazione di caratura mondiale come il Milan, si è sciolto in errori banali e imprevisti, per uno che è il leader della nazionale belga. Goffo e comico in occasione del 3-0 di Robinho, quando scivola spalancando la strada al brasiliano per il destro vincente. Rimandato.

Walcott (Arsenal) - Wenger lo lascia negli spogliatoi nell'intervallo. Primo tempo anonimo, fantasma assoluto: dovrebbe sfruttare tecnica e velocità sulla fascia, dove c'è un ostacolo tutt'altro che insormontabile come Antonini. Fu decisivo nel 2008: quattro anni dopo stecca completamente.

Ramsey (Arsenal) - Non è Wilshere, Wenger lo sa. Questa sera lo hanno scoperto tutti. Il gioiellino gallese, in gol sabato scorso nel 2-1 al Sunderland, non lascia traccia, travolto dall'aggressività di Nocerino e dall'esperienza di Van Bommel, che lo oscurano per 90'. Subisce l'impatto con la 'Scala del calcio'. Sarà per un'altra volta.