NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (79' Llorente), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (72' Gaetano); Mertens, Milik (78' Lozano). Allenatore: Ancelotti
GENK (4-4-2): Vandevoordt; Maehle, Dewaest, Lucumí, De Norre (82' Borges); Ito (72' Hagi), Hrosovskyi, Berge, Paintsil; Onuachu, Samatta (63' Bongonda). Allenatore: Wolf
Reti: 3', 26' e 38' su rig. Milik, 74' rig. Mertens
Ammoniti: Vandevoordt (G), De Norre (G), Mario Rui (N), Koulibaly (N), Paintsil (G)
Il Napoli torna alla vittoria e lo fa sfruttando il palcoscenico prestigioso della Champions. Gli azzurri calano il poker e superano al San Paolo, davanti a pochi intimi, i belgi del Genk che all'andata avevano bloccato la formazione di Ancelotti sullo 0-0. Mattatore della serata il polacco Milik, autore di una tripletta in appena 37' minuti, mentre la quarta rete è stata realizzata su calcio di rigore da Mertens. Azzurri, che con questo successo approdano agli ottavi di finale della prestigiosa manifestazione europea, chiudendo il girone al secondo posto alle spalle del Liverpool vittorioso sul campo del Salisburgo per 2-0. Il primo tempo vede il Napoli partire subito forte e dopo 2' minuti guadagnare un calcio d'angolo con Mertens. E' lo stesso belga a battere pescando Koulibaly, che con un inserimento perfetto, ed uno stacco di testa imperioso colpisce la traversa quasi dalla fondo, con la palla che danza sulla linea senza superarla. Il pallone è preda della difesa del Genk, che prova a ripartire dal proprio portiere. Vandevoordt all'esordio diventando il più giovane portiere nella storia della Champions League con i suoi 17 anni, prova con la suola a dribblare Mertens in pressione insieme a Milik. Palla persa che arriva all'attaccante polacco, che scaglia una sassata sotto la traversa e dopo tre minuti porta in vantaggio il Napoli. La riposta del Genk è tutta nel tiro di Paintsil che dal limite prova il destro che termina di poco al lato. Cinque minuti dopo errore di Fabian Ruiz che al limite perde palla. Ito ne approfitta e apre subito per Onuachu che tutto solo a due passi da Meret, spedisce incredibilmente sul fondo. Dopo i due pericoli accorsi dalla difesa azzurra, al 26' il Napoli regala un'azione da Play Station del Napoli con Allan che apre sulla destra per Di Lorenzo che da un'occhiata al centro e con il destro serve al centro per l'accorrente Milik. Il polacco anticipa il diretto marcatore spingendo la palla alle spalle di Vandevoordt. I partenopei continuano a spingere e al 37' guadagnano un calcio di rigore. Ancora Allan a vestire i panni del suggeritore, questa volta con un lancio illuminante per Callejon. Perfetto l'inserimento dello spagnolo alle spalle della difesa belga, pallonetto a superare Vandevoordt in uscita, che lo tocca con la mano. Per il direttore di gara non ci sono dubbi e indica il dischetto del rigore. Sul pallone c'è Milik e non Mertens, con il polacco che spiazza l'estremo difensore ospite e realizza la sua tripletta. Il Genk si fa vedere al 41' sfruttando una disattenzione del Napoli. Paintsil ha un'autostrada davanti e va via in velocità, apertura per Onuachu che manda al bar prima Koulibaly, poi dribbla anche Fabian Ruiz e da posizione ottimale spara il pallone incredibilmente in curva. La ripresa inizia subito con il Napoli pericoloso che in pressione recupera un buon pallone al limite con Zielinski, servizio per l'accorrente Allan che prova il destro di poco al lato. I partenopei continuano ad avere in mano il pallino del gioco e al 74' costruiscono l'ennesima occasione gol. Cross dalla sinistra a cercare il solito taglio di Callejon che sul secondo palo prova la volè, deviata con un braccio da De Norre. Calcio di rigore e ammonizione per il difensore. Sul dischetto si presenta Mertes, che con un cucchiaio supera Vandevoordt, realizzando la rete numero 11 in 15 gare di Champions. La risposta del Genk è tutta in un'azione convulsa nell'area azzurra, che porta alla conclusione sporca di Bongonda che finisce sul palo e poi termina sul fondo. I minuti finali vedono un Napoli in pieno controllo del match, che conduce in porto una vittoria mai in pericolo. Applausi dagli spalti, in silenzio per quasi tutta la gara, per la squadra che festeggia al centro del campo, con Ancelotti che guadagna gli spogliatoi a sua volta applaudito da tutta la tribuna.
PAGELLE
Meret: 6.5 – Si fa trovare sempre pronto a chiudere la porta. Provvidenziale in due occasioni quando anticipa tutti, anche i compagni di reparto e smorza sul nascere le velleità offensive dei belgi.
Di Lorenzo: 7 – Un treno sulla corsia di destra. Bravo a farsi trovare sempre pronto, confeziona un assist perfetto per il gol del raddoppio di Milik.
Manolas: 6 – Soffre un po' la velocità di Paintsil in qualche occasione, ma nel complesso gioca una gara sufficiente.
Koulibaly: 6.5 – Bello il duello con il gigante Onuachu, che quasi sempre riesce a vincere. Colpisce una traversa con uno stacco di testa imperioso dopo appena due minuti dal fischio d'inizio.
Mario Rui: 6.5 – Si inserisce, corre, lotta, anche se qualche volta commette qualche leggerezza di troppo. Meglio nella ripresa, dove si fa vedere tantissimo sia in fase difensiva che offensiva.
Callejon: 6.5 – Intelligenza tattica allo stato puro e grande opportunismo in occasione dell'azione che regala al Napoli il calcio di rigore poi realizzato da Milik.
Allan: 7 – Oltre alla solita corsa inesauribile questa sera ci mette anche una precisione chirurgica nell'impostare la manovra. Dal suo piede partono le aperture che innescano il gol del 2-0 e l'azione di Callejon che porta al calcio di rigore.
Fabian Ruiz: 6.5 – Lo spagnolo parte al centro accanto ad Allan e smista palloni in quantità industriale. Ogni azione passa dai suoi piedi. Nella ripresa passa a sinistra per dare maggiore incisività alla catena mancina del Napoli.
Zielinski: 6.5 – Prima esterno sinistro, poi nella ripresa interno di centrocampo, il polacco gioca una gara diligente dimostrando di essere un giocatore duttile e prezioso per questa squadra.
Mertens: 6.5 – Tanta corsa, anche in fase di copertura ed il solito lavoro di raccordo. Realizza l'undicesima rete in Champions su 15 gare disputate, con un cucchiaio perfetto dal dischetto.
Milik: 8 – Tre reti in 37' minuti. Torna dopo l'infortunio e si presenta subito bene dimostrando di essere un centravanti di razza. Gioca per se e per la squadra e ne beneficia tutto il gioco del Napoli.
Gaetano: 6 – Esordio per il giovane prodotto del vivaio azzurro, che entra e subito si fa notare per un paio di giocate. Dimostra carattere quando va via ad un avversario nella trequarti azzurra con un tunnel delizioso.
Lozano: 6 – Entra per Callejon e si sistema a destra, con il Napoli che passa al tridente.
Llorente: 6 – Regala la standing ovation a Milik. Entra per dare una mano nel finale.
Ancelotti: 7 – Finalmente il Napoli torna a fare il Napoli e lui torna a fare l'allenatore. Squadra ben messa in campo, gioco tutto di prima e grande attenzione da parte di tutti. Possibile che la dimensione di questo gruppo e di questo tecnico sia solo la Champions?
GENK (4-3-3)
Vandevoordt: 5 - Debutto in Champions da dimenticare per il giovane portiere del Genk, che dopo tre minuti commette un'ingenuità enorme, che regala il vantaggio al Napoli con Milik.
Maehle: 5.5 – Qualche difficoltà nel contenere lo strapotere degli attaccanti azzurri.
Dewaest: 5.5 – Milik stasera si marca difficilmente e lui lo capisce dopo pochi minuti dal fischio d'inizio.
Lucumí: 5 – Com il compagno di reparto ha un bel da fare con la coppia offensiva messa in campo questa sera da Ancelotti.
De Norre: 6 – Gioca una buona gara nonostante il fallo di mano che regala il rigore del 4-0 al Napoli.
Hrosovskyi: 6 – Tanta corsa e cuore per questo calciatore, che quando accelera spesso mette in difficoltà il Napoli.
Berge: 5 – Osservato speciale del Napoli che vorrebbe prenderlo per gennaio, il centrocampista norvegese non brilla, risultando spesso fuori dalla manovra.
Ito: 6 – Una spina nel fianco soprattutto nel primo tempo. Dalle sue accelerazioni arrivano i pericoli maggiori nell'area azzurra.
Paintsil: 6 – Non segna ma semina il panico ogni volta che parte in velocità. Quando ha campo è devastante e
Onuachu: 5.5 – Il voto basso è per gli errori in fase di conclusione, ma questo gigante nonostante la stazza di oltre 2 metri, è senza dubbio un giocatore con grandi doti tecniche.
Samatta: 5 – Si vede pochissimo tanto che nella ripresa Wolf lo sostituisce.
Bongonda: 6 – Con la sua velocità mette in difficoltà la retroguardia azzurra. Colpisce anche un palo in mischia, con una conclusione sporca.
Hagi: 5.5 – Il figlio d'arte delizia la platea con qualche colpo di alta scuola, ma poi nulla di più.
Wolf: 5.5 – Può poco stasera contro questo Napoli straripante. Non riesce nell'impresa dell'andata, quando era riuscito a fermare i partenopei sul pari, e torna a casa con una sconfitta pesantissima.
di Massimiliano Grimaldi