Niente da fare. Una coraggiosa Roma esce tra gli applausi dell'Olimpico, teatro dell'ottavo d'andata di Champions League: la corazzata Real Madrid la sconfigge 2-0, decidono le reti nella ripresa di Ronaldo (57') e Jesé (86'). Troppo forti le Merengues per la squadra di Spalletti, che comunque disputa un'ottima prova e se la gioca alla pari fino all'ora di gioco, prima di lasciare spazio allo strapotere ospite. Ritorno l'8 marzo al Bernabeu, servirà un miracolo.
Spalletti lascia a sorpresa in panchina Dzeko e si affida al tridente dei piccoli El Shaarawy-Perotti-Salah, con Vainqueur in mediana a sostituire il claudicante De Rossi; Zidane, alla prima apparizione da allenatore in Champions, mette Kroos in regia e lascia svariare Isco, James e Modric dietro a Ronaldo e Benzema. La Roma soffre nei primi cinque minuti ma poi esce bene, andando ad impensierire gli avversari anche col possesso palla. Le occasioni del primo tempo si contano sulle dita di una mano: giusto un tiro alto di El Shaarawy al 16' su assist di Perotti e una strepitosa conclusione al volo di Marcelo, a lato di poco alla sinistra di Szczesny. La prima frazione si chiude sullo 0-0, con un Olimpico partecipe che applaude.
La prima emozione di una ripresa al contrario spumeggiante è una volata sulla sinistra di El Shaarawy, che provoca l'uscita alla disperata (e forse fallosa) di Keylor Navas. Poi si accende Ronaldo e sono dolori: servizio di Marcelo in fascia, il portoghese rientra sul destro col tacco e lascia partire un bolide che schizza sul parastinco di Florenzi e s'insacca all'incrocio. Dodicesimo centro in questa Champions per CR7, la Roma s'inchina ma non molla. Tante le occasioni da una parte e dall'altra, c'è anche spazio per un'altra recriminazione giallorossa (intervento scomposto in area di Carvajal su Florenzi). A chiudere i conti è il nuovo ingresso Jesé, con una rasoiata di destro a cinque dalla fine in contropiede.
La nota positiva della serata giallorossa sta senza dubbio negli applausi di fine gara dell'Olimpico: il pubblico capitolino crede nel progetto Spalletti, è accorso allo stadio numeroso e alla fine ha apprezzato gli sforzi profusi dai giocatori. Il resto è già in archivio: il Real, sebbene non fosse in serata di grazia, si conferma avversario di un altro pianeta per questa Roma. Spalletti aveva provato a caricare l'ambiente alla vigilia ma si è scontrato sul colosso Cristiano Ronaldo, all'ennesima serata di gala di una carriera sontuosa. Al Bernabeu i giallorossi dovranno cercare di non soffrire l'ambiente e limitare quantomeno i danni: la qualificazione ai quarti è già nelle tasche di Zidane.