Champions: Schalke da rimonta, adiós Valencia

Pubblicato il 10 marzo 2011 alle 07:37:26
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Il piede fatato di Farfan, in serata decisamente positiva, e la verve di Gavranovic allungano il destino tedesco di Felix Magath. Le voci sulla sua successione possono aspettare: ora lo Schalke 04 è ai quarti, dove non avrà nulla da perdere, candidandosi a mina vagante del torneo.

I tedeschi si presentano all’appuntamento che vale una stagione senza il bomber Klaas-Jan Huntelaar. A sostenere il peso dell’attacco c’è il giovane Gavranovic, supportato dall’eterno Raul. Di contro gli spagnoli, schierano Aduriz sostenuto da Joaquin e Mata. È proprio per gli ospiti la prima occasione dell’incontro: schema da calcio d’angolo, Joaquin serve Mathieu, il cui tiro, ben indirizzato, è deviato in corner da un difensore. Ma ecco la replica dello Schalke: Gavranovic è libero di saltare indisturbato a centro area, il suo colpo di testa è troppo centrale. È un campanello d’allarme che sveglia il Valencia: Joaquin fa quello che vuole sulle fasce, mettendo in seria difficoltà i terzini tedeschi. Il gol è nell’aria e puntualmente arriva al 17’: finta e contro finta, Topal si libera per il cross che Ricardo Costa, sgraziatamente, trasforma in gol. La reazione dello Schalke non c’è: Farfan e Raul, gli uomini di maggiore qualità sono fuori dal gioco e Gavranovic latita isolato al centro dell’attacco. Per il pari serve un colpo di genio: il giovane svizzero è steso al limite dell’area dopo una bella azione personale. Farfan si incarica del tiro, inventando una traiettoria morbida e potente, che aggira la barriera e si insacca in rete. È la perla che accende lo Schalke e ristabilisce il risultato di parità. Tabula rasa.

Nella ripresa il Valencia accusa il colpo e dopo soli sette minuti si fa dura per gli spagnoli. Ancora Farfan, esaltato dalla rete del pari, raccoglie un cross dalla sinistra e calcia a rete davanti ad un muro di giocatori tedeschi: il suo tiro non è una saetta micidiale, ma Guaita respinge difettosamente sui piedi di Gavranovic. Lo svizzero calcia e il pallone carambola su entrambi i pali prima di entrare in rete. Situazione ribaltata: 2-1 per lo Schalke, che inizia a pensare alla qualificazione. Il Valencia si riorganizza, ma vive troppo sugli spunti del suo talento maggiore: Joaquin inventa al 57’ uno splendido filtrante per Aduriz, ma quest’ultimo spreca da buona posizione. L’ingresso di Soldado per Pablo Hernandez non spariglia le carte in tavola: gli uomini in maglia bianca si sbilanciano confusamente in avanti, ma il gol non arriva. Al 72’ è il neo entrato Tino Costa è sfiorare il pari, senza però riuscire ad indirizzare la sfera verso la porta di Neuer. Nel frattempo lo Schalke sparisce dal campo: Raul è evanescente, Farfan rimedia solo un’ammonizione per perdita di tempo. Tra i migliori spicca Uchida, terzino destro giapponese, costantemente impegnato a spingersi in avanti. Ma come nel primo tempo i tedeschi approfittano delle disattenzioni ospiti: buco di Ricardo Costa, Gavranovic si invola a tu per tu con Neuer, ma il suo tiro si stampa sul palo. Ancora lo svizzero: al 93’ la sua azione di contropiede si conclude con un bel destro che centra la traversa da circa 40 metri. È il preludio del 3-1: altra azione di rimessa, Farfan è una scheggia e il suo pallonetto vellutato fa scorrere i titoli di coda sull’incontro.