Il primo turno del 2021 di Premier League regala subito un match ricco di fascino e spettacolo perché a Stamford Bridge, il Chelsea di Lampard se la vedrà con il Manchester City di Pep Guardiola.
Non è stato un finale di 2020 positivo né per il Chelsea né per il Manchester City che si affronteranno nel diciassettesimo turno di Premier League, il primo del 2021. I Blues, infatti, dopo un ottimo inizio di stagione, stanno vivendo il primo momento di crisi, complice una rosa molto giovane e drasticamente cambiata nel corso del mercato estivo, per una spesa di oltre 200 milioni di euro da parte del patron Abramovich. I risultati nell'ultimo periodo non stanno andando nel verso giusto perché il pareggio contro l'Aston Villa ha evidenziato le difficoltà della squadra di Lampard, attualmente quinta in classifica con 26 punti dopo 16 giornate e capace di vincere un solo match nelle ultime cinque, con tanto di tre dei quattro KO arrivati in Premier proprio negli ultimi venti giorni dopo un mese di novembre che aveva visto Werner e compagni protagonisti con tanto di primato in classifica. I Blues vantano il secondo miglior attacco della Premier ma è la fase difensiva che, ultimamente, non sta dando un rendimento all'altezza delle prime della classe.
Se l'obiettivo del Chelsea è quello di rialzarsi per tornare a competere per un posto in Champions League, i problemi in casa Manchester City sono di ben altra pasta: nelle fila dei Citizens, infatti, è scoppiato un focolaio con un elevato numero di positivi che ha portato la Football Association a rinviare la sfida in programma inizialmente lunedì sera alle ore 21 a Goodison Park contro l'Everton. Per il momento, restando comunque in attesa dell'esito dei tamponi che sono stati fatti ai giocatori e allo staff del Manchester City, la partita contro il Chelsea è rimasta in programma e non ci sono segnali che portino a pensare ad un altro rinvio. Dando uno sguardo alla classifica, invece, la situazione per i Citizens non è così negativa perché la squadra di Guardiola si trova a pari punti con Chelsea, Aston Villa, Tottenham e Southampton a quota 26, a -7 dal Liverpool capolista ma con due partite in meno che riducono il gap, ipoteticamente, ad una sola lunghezza, a testimonianza di come, nell'era Covid-19, sia utopia pensare che le big possano avere un rendimento costante, specialmente in Premier League.