Dopo le polemiche avanzate nei suoi confronti da una gran parte della stampa specializzata britannica dopo la sconfitta con l'Arsenal e le sue esternazioni poco diplomatiche, Maurizio Sarri ha parlato alla vigilia del match di Coppa di Lega tra il suo Chelsea e il Tottenham, che all'andata si impose per 1-0. Domani allo Stamford Bridge Pochettino dovrà fare a meno degli infortunati Kane e Alli oltre che di Son impegnato in Coppa d'Asia. Non sarà del match nemmeno il Pipita, il cui trasferimento non è stato ancora completato. In conferenza stampa il tecnico italiano ha parlato in modo molto diretto del belga Edin Hazard, su cui circolano voci di mercato, ma anche del nuovo arrivato Gonzalo Higuain e della situazione nello spogliatoio che in molti ritengono infuocato.
SU HAZARD - “Al momento attuale Hazard è più un giocatore individualista. È molto importante per noi, perchè è un grandissimo giocatore. È sempre in grado di vincere una partita in un attimo, in uno o due minuti. Al momento non è un leader, ma un gran giocatore. Uno dei migliori del mondo. So che lui sta discutendo col club del suo futuro ma non so di più. Non ha ancora deciso se vuole rimanere qui o desidera avere un’altra esperienza altrove. Talvolta è frustrante per i suoi allenatori, lo preferisco quando parla con i piedi”.
SU HIGUAIN - "Higuain è un attaccante molto forte, nella mia prima stagione in A a Napoli segnò 36 gol in 35 partite. È uno dei migliori attaccanti che abbia avuto nella mia carriera. Ha giocato quattro anni al Real Madrid, quindi credo che abbia la giusta mentalità per stare qui al Chelsea. Spero che cominci a segnare per noi. Ultimamente ha avuto difficoltà ma spero che noi possiamo aiutarlo a ritrovare la sua forma migliore. È fragile mentalmente? Lui è uno che vuole vincere sempre. In cinque anni è successo solo due volte che ha perso la testa. Ma non lo chiamerei fallimento, ha avuto qualche problema. Credo che il club fosse d’accordo con me quando ho espresso le mie opinioni sulla squadra. Il mercato di gennaio è molto difficile, specialmente per gli attaccanti, e la società si sta muovendo molto bene".
SULLO SPOGLIATOIO - "Non ho paura di ammutinamento dei calciatori. Perché dovrei? C’è bisogno di discutere dei nostri problemi. Il primo passo che vorrei per migliorare è accettare gli errori. Dobbiamo reagire sul campo, il resto non conta niente. Abbiamo discusso con i calciatori di come migliorare l’approccio, la motivazione, la determinazione. Stiamo provando a cambiare qualcosa ma dobbiamo reagire sul campo".