L’allenatore del Chelsea, Maurizio Sarri, è stato intervistato dal giornale “Il Mattino” e ha parlato della sua esperienza a Napoli e delle nuove sfide che lo aspettano in Premier League con i Blues. L’ex mister del Napoli ha ricordato con piacere i suoi 3 anni sulla panchina del club azzurro e ha commentato: ”Devo ancora capire il perché del mio addio. Sono comunque grato a De Laurentiis, perché mi ha fatto guidare una grande squadra che porto nel cuore. Se sono qui al Chelsea è perché ho fatti bene a Napoli. Io avevo dei dubbi ma c’era una clausola non voluta da me che non è stata rispettata nelle tempistiche”.
Sulle differenze tra la Premier e la Serie A ha dichiarato – “Qui è totalmente diverso: è una festa, un piacere. Si va negli stadi e si vedono tifosi di squadre diverse che prendono una birra assieme. Italia? Da qui si notano ancora di più i problemi del nostro calcio, ma un po’ di nostalgia c’è, in modo particolare per il cibo”. Maurizio Sarri ricorda con rammarico la partita che ha fatto perdere le speranze scudetto dei partenopei nella passata stagione: Fiorentina-Napoli 3-0: “Mi capita di ripensare a quel Fiorentina-Napoli. Sarebbe stato il coronamento di un sogno mio, della squadra e di tutta la città”.
Sarri parla anche di Carlo Ancelotti e degli obiettivi che può raggiugere: “Può far bene a Napoli e lo spero vivamente per la città, per i tifosi. Napoli è una città straordinaria, merita di vincere lo scudetto. Da tifoso del Napoli sono contento che Carlo sia seduto sulla panchina del Napoli: ha vinto ovunque è andato e si è fatto sempre voler bene”. Ha svelato un retroscena sui giorni dell’arrivo di Ancelotti a Napoli – “Ero a cena con un collaboratore di Giuntoli, e stavamo discutendo del mio futuro. Abbiamo acceso la tv e abbiamo visto l’ingresso di Carlo alla Filmauro. Il contratto che avevo prevedeva una clausola rescissoria con scadenza fissata il 31 maggio e invece il 21 maggio hanno annunciato Ancelotti. Attriti con De Laurentiis? Sarò grato per sempre alla famiglia De Laurentiis, mi hanno permesso di allenare una grande squadra. L‘addio di Higuain? Ero contrario alla sua partenza perché è un attaccante completo”. Chiosa finale sul ricordo più bello della sua esperienza napoletana: “La vittoria allo Juventus Stadium me la porterò sempre nel cuore, è stata davvero una notte magica”.