Debutto col Chelsea: subito contro i suoi ex compagni. E' arrivato a Stamford Bridge per vincere la Champions League ma se domenica, nel debutto con la nuova maglia proprio contro il suo ex Liverpool, farà gol, Fernando Torres promette di non esultare. "Appena ho saputo che i due club stavano trattando il mio cartellino non ho avuto dubbi e ho chiesto di essere ceduto – ha dichiarato il centravanti spagnolo nel giorno della sua presentazione nella sala stampa del centro sportivo di Cobham -. Un club come il Chelsea è un'occasione troppo importante per non prenderla. So che su di me ci sono grosse aspettative ma ci sono abituato. Giocherò con grandi campioni e spero che riusciremo a vincere la Champions League, il sogno di ogni calciatore".
Acquistato da Roman Abramovich per 57 milioni di euro – terzo giocatore più pagato nella storia del calcio - Torres ha preferito non spiegare le ragioni del suo divorzio dal Liverpool, prossimo avversario del Chelsea in Premier League. "Capisco la rabbia dei miei ex tifosi, anche io quando tifavo per l'Atletico Madrid non accettavo che i campioni se ne andassero. Ma sono scelte personali, che un giorno magari spiegherò. L'esordio domenica contro il Liverpool? Non vedo l'ora di giocare, sarà una sensazione strana dopo tre anni e mezzo con quella maglia. Ma ho troppo rispetto per il Liverpool, non penso che esulterò in caso di gol".
A proposito della convivenza dello spagnolo - secondo alcuni "impossibile" - al fianco di Didier Drogba e Nicolas Anelka, il tecnico dei Blues Carlo Ancelotti non ha dubbi: "Non ho mai avuto problemi a far giocare assieme i giocatori di talento. Dovremo lavorare in allenamento, ma senza dubbio il Chelsea ora è più forte di quanto non fosse solo una settimana fa. Fernando è pronto per scendere in campo, ma non so ancora se contro il Liverpool lo utilizzerò dal primo minuto o a gara in corso".