Grande traguardo per Giorgio Chiellini: il difensore della Juventus toccherà a breve le 100 presenze con la maglia dell'Italia, un record che pochi possono vantare e che fa enorme piacere all'ex Fiorentina: "È un onore, più di qualsiasi sogno si possa fare da bambino. Si sogna di fare il calciatore, di giocare in Serie A e in Nazionale, ma arrivare a 100 presenze è tanto oltre. Sicuramente delle doti naturali le ho, ma c'è tanto lavoro dietro questo traguardo. La maglia azzurra è speciale, non ti identifichi in un club ma rappresenti la tua nazione. Vivi delle emozioni e le fai vivere a tutta la nazione, una sensazione che non si raggiunge neanche nelle partite più importanti. E casualmente, il 17 novembre ho fatto il mio esordio e, se tutto va bene, sempre il 17 novembre farò la mia 100^ partita", ha dichiarato a Sky lo stesso Chiellini.
Il difensore bianconero ha parlato anche del rimpianto maggiore: "Il Mondiale è un rammarico che mi porterò sempre dietro, perché chiaramente non potrò più giocarlo. Sono stato eliminato due volte al primo turno, quando avremmo potuto fare di più. Poi c'è stata la mancata qualificazione. Qualche rammarico ce l'ho, ma porterò con me tante emozioni di questa fantastica avventura. Svezia? Dopo quella delusione, ho fatto una riflessione molto lunga con me stesso, la Nazionale non si può rifiutare e non puoi decidere se andare o non andare. Ho massimo rispetto per chi decide diversamente, ma credo che finché l'allenatore della Nazionale ti chiama hai un obbligo morale di rispondere". Chiellini ha poi spiegato perché la situazione possa considerarsi rosea: "La speranza è che possa servire per un progetto a medio-lungo termine, che si pongano le basi per rilanciare il calcio italiano. La luce in fondo al tunnel c'è, non è tutto buio come prima. Chiaramente le ultime due partite non cambiano tutto, sarà un processo non brevissimo ma da fare con serenità e fiducia, che poi sono i due concetti su cui batte sempre Roberto Mancini".