Sono diventato giornalista con i rimbrotti di Gianfranco Benvenuti, per gli amici Cacco, un grande allenatore di basket come ha sentenziato Dan Peterson. Ora che Cacco non c'è più, aggredito rapidamente da una malattia, mi vengono in mente mille episodi: erano i primi Anni Ottanta, la Viola si stava per affacciare al basket che conta, io - ragazzino - facevo le telecronache e per ogni cosa non gradita Benvenuti spendeva un "deh", classico intercalare livornese per esprimere tutto il disappunto di questo mondo.
"Deh, ma come ti sei permesso ieri in trasmissione?". Lo diceva per il mio bene, potevo essere suo figlio, mi ha fatto crescere tantissimo. E ora che non c'è più sono stritolato da mille ricordi e mi stringo alla famiglia. Ciao Cacco, maestro in tutto.