"Epo, trasfusioni e cortisone. Mi dopavo prima del cancro e negli anni delle vittorie in Francia. Ora sono più felice di prima, passerò il resto della vita a scusarmi". Lance Armstrong vuota definitivamente il sacco alla trasmissione di Oprah Winfrey, registrata lunedì notte e andata in onda nella prima serata americana di giovedì (le 3 ore italiane). Nella prima parte dell'intervista con la nota conduttrice televisiva, l'ex ciclista incalzato, ammette: "Per me doparmi era come gonfiare i tubolari o riempire d’acqua le borracce - rivela -. Su duecento corridori nel gruppo, forse erano in cinque o sei a non farlo. Era impensabile vincere senza usare queste sostanze. Ma ora con il passaporto biologico e i test fuori competizione è molto più complicato".
Guarda il video in cui Armstrong confessa di aver fatto uso di doping:
E' un'ammissione di colpevolezza quella rilasciata da Armstrong che, però, non si sente affatto un imbroglione: "Assolutamente no - afferma -. Ero persino andato a controllare il significato della parola 'cheat'. Vuol dire prendersi un vantaggio sugli altri. Ebbene questo vantaggio non c'è mai stato". Il texano, però, è reticente nel fare nomi: "Non sono a mio agio a parlare di altre persone. Il medico Michele Ferrari? Continuo a ritenerlo una brava persona".
Guarda il video in cui Armstrong rivela il suo rapporto col discusso medico Michele Ferrari:
Dopo 4 anni di stop, nel 2009 Armstrong è tornato alle corse ma è lo stesso ex corridore a rivelare come la scelta fu sbagliata: "Se non lo avessi fatto, oggi non saremmo seduti qui - continua -. Ho scatenato la gelosia di Floyd Landis che si è sentito ostracizzato dal ciclismo. E da lì è cominciata la caduta"
Nel finale di puntata Armstrong si emoziona quando Oprah gli chiede se avrebbe agito diversamente alle richieste dell'Usada di collaborare: "Sì, ho sbagliato a cercare di combatterla - conclude -. Oggi dico che avrei dovuto reagire in modo diverso. Forse era il momento per dire: 'Datemi tre giorni per avvertire la mia famiglia, gli sponsor e la gente vicina a me. Vorrei tornare a quel giorno per poter affrontare quella situazione in modo completamente diverso'". Con queste parole si chiude la prima delle due puntate dedicate all'ex ciclista statunitense.