Domenica da urlo per gli appassionati di ciclismo con l'edizione numero 101 del Giro delle Fiandre, 259 chilometri tra Anversa e Oudenaarde con 18 muri e 5 tratti in pavè da affrontare. E' la seconda classica monumento della stagione dopo la Milano-Sanremo e la prima della "campagna del Nord" che proseguirà con Parigi-Roubaix e il trittico delle Ardenne (Amstel Gold Race, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi).
Il percorso è come al solito massacrante, con continui saliscendi, muri e tratti in pavè su fondo davvero insidioso: torna il mitico Muro di Grammond con punte al 20% di pendenza ma da lì ci saranno ancora 106 km. La gara si deciderà negli ultimi 60 ed esploderà negli ultimi 16 con, in serie, l'Oude Kwaremont, due chilometri massacranti con fondo disconnesso, e il Paterberg, un dente di appena 300 metri ma con pendenza media superiore al 10%.
Per quanto riguarda i possibili favoriti, davanti a tutti ci sono chiaramente il campione del mondo Peter Sagan, vincitore nel 2016, e Greg Van Avermaet, il campione olimpico che è reduce dal successo alla Gand-Wevelgem e ha già vinto Het Nieuwsblad e Harelbeke. Alle loro spalle Philippe Gilbert, fresco vincitore alla Tre giorni di La Panne e con lo squadrone Quick-Step a sostenerlo, formazione che può puntare anche su Boonen, Terpstra e Stybar. Fra gli outsider ci sono Sepp Vanmarcke, Alexander Kristoff, vincitore nel 2015, e John Degenkolb.
Poche speranze per gli italiani: Trentin dovrà lavorare per i big della Quick-Step, idem Quinziato e Oss per Van Avermaet, più libertà avranno Pozzato, Felline, Colbrelli e Marcato, stesso discorso per Puccio e Moscon del Team Sky.