Il post-carriera di Jan Ullrich non è stato certamente dei migliori: il vincitore del Tour 1997 e della Vuelta 1999, nonchè secondo in cinque edizioni della Grande Boucle (spicca quella del 1998, alle spalle di Pantani), sta faticando a gestire gli anni dopo il ritiro. Per qualche anno ha il tedesco, classe '73, ha convissuto con lo spettro della dipendenza dall'alcol, mentre nel 2014 ha avuto problemi con la giustizia. Ullrich era stato arrestato e condannato a 21 mesi di reclusione con la condizionale e una multa di 10mila franchi per guida in stato di ubriachezza, e per aver travolto un'altra vettura, ferendo due persone. Dal 2016 vive a Maiorca, e sembrava essere tornato sulla retta via, almeno fino a ieri.
Il ciclista tedesco (ex campione olimpico a Sydney 2000 e due volte campione del mondo a cronometro), ricordato anche per aver vissuto gran parte della sua carriera tra Telekom e T-Mobile (con una parentesi alla Bianchi) e per il coinvolgimento nell'Operacion Puerto, è infatti stato arrestato dalle autorità spagnole con l'accusa di violazione di domicilio e aggressione. Stando alla ricostruzione attuata dalla Bild, Ullrich avrebbe scavalcato la recinzione mentre l'attore e regista Til Schweiger (suo vicino di casa) festeggiava con alcuni amici l'uscita del film ''Honey in the Head'' con un party privato al quale Jan non era stato invitato. Da qui la reazione sconsiderata dell'ex ciclista, che ha aggredito il vicino, come spiega lo stesso Schweigler al quotidiano tedesco: ''Sono stato alla stazione di polizia per cinque ore, posso confermare che c'è stato un incidente con Jan Ullrich. Non è così che mi ero immaginato i giorni di vacanza''. Ullrich aveva già subito una sorta di ordinanza restrittiva che gli impediva di presentarsi nella proprietà del vicino, che aveva definito il suo comportamento ''strano'' nei dialoghi con gli inquirenti: ora però rischia almeno qualche mese di galera.