Elia Viviani conquista la medaglia di bronzo nell'Omnium ai Mondiali di ciclismo su pista di St. Quentin-en-Yvelines, in Francia. Il veronese chiude al terzo posto con 181 punti dietro al ventenne colombiano Fernando Gaviria (205) e all'australiano Glenn O'Shea (190). L'azzurro scivola al terzo posto dopo la corsa a punti: ha rischiato grosso anche Gaviria, che con una caduta poteva compromettere il suo primo oro iridato.
Tanti alti e bassi nella comunque convincente prestazione di Viviani, già argento nello scratch a Apeldoorn 2011. E proprio in questa prova, la prima delle sei previste dalla formula dell'Omnium, il veronese ha ottenuto il miglior piazzamento davanti al britannico Dibben e allo stesso Gaviria. Poi alcune difficoltà, tra cui il decimo posto nell'inseguimento e l'eguale piazzamento sul chilometro da fermo. Bene sia l'eliminazione che il giro lanciato, due successi senza lasciare neppure le briciole agli avversari. Viviani si presentava alla decisiva corsa a punti con sei di distacco dal leader Gaviria: è andata maluccio, e l'italiano è stato scavalcato anche da O'Shea. Ma la soddisfazione per il veronese rimane comunque notevole: "Gaviria era nettamente il più forte - le sue parole -, impossibile batterlo. Peccato per il sorpasso di O'Shea, non ho avuto la lucidità mentale per andare a riprenderlo. Ma va benissimo così, argento o bronzo fa poca differenza. Io sono abituato a vincere".