Il ciclismo italiano aveva tirato un sospiro di sollievo quando, all'annuncio delle squadre e dei corridori, il team Bahrain-Merida aveva inserito nella lista Vincenzo Nibali. Lo Squalo sembrava dunque essersi ripreso dalla caduta subita al Tour de France e dalla frattura della decima vertebra toracica, o che almeno il peggio fosse passato. L'azzurro, però, sta avendo molte difficoltà alla Vuelta (è a 12'33" dalla maglia rossa Michal Kwiatkowski, con gran parte del distacco accumulato nella quarta tappa), ed evidentemente le condizioni del messinese sono ancora da valutare.
"Al momento di spingere per lunghi tratti, la schiena mi fa male - dice il 33enne alla Gazzetta dello Sport - quasi come se avessi una tendinite. Sto migliorando, ma sono preoccupato per ora e per il futuro. Finché la situazione è questa, di più non posso fare. Ho parlato con Sabatini e Izagirre, e mi hanno detto che ci vorrà molto tempo, e che qualche dolore resterà comunque. Quando mi chiedo se io e la schiena torneremo come prima, le risposte non mi tranquillizzano". A questo punto, è solo un conto alla rovescia verso il ritiro di Nibali dalla Vuelta, ed è a rischio anche la partecipazione al Mondiale di ciclismo di Innsbruck in programma a fine settembre.