Ciclismo: Parigi-Roubaix, tutti contro Cancellara

Pubblicato il 9 aprile 2011 alle 18:54:05
Categoria: Olimpiadi
Autore: Redazione Datasport.it

Al vincitore la gloria. Tutti gli altri mangeranno la polvere. E non per modo di dire, ma letteralmente. Perchè se, come da previsioni meteo, il sole accompagnerà i partecipanti alla 109a Parigi-Roubaix lungo i 258 chilometri del percorso, di polvere se ne alzerà un bel po', soprattutto nei 27 tratti di pavè che contribuiranno a selezionare i corridori, 'frullando' i muscoli e spezzando il ritmo della corsa. E sarà anche l'edizione che vede il ciclismo ancora una volta sotto choc per l'inchiesta sul doping della procura di Mantova. Alessandro Ballan, principale favorito italiano il cui nome figura nell'elenco degli indagati, correra' con una gran bella spada di Damocle sulla testa.
   
Il bel tempo in teoria allarga il ventaglio dei pretendenti alla vittoria, ma il favorito resta Fabian Cancellara, l'uomo da battere, come nel 2010 (ed allora nessuno vi riuscì). Lo svizzero è in grande forma. Al Giro delle Fiandre ha fallito l'azione clou. Ma, nonostante avesse tutti contro, ha comunque dato una grande dimostrazione di forza. Sul piano la sua squadra, la Leopard, potrà essergli molto più di aiuto. Ma in molti sono pronti a scommettere sul poker servito del fiammingo Tom Boonen (già primo nel 2005, 2008 e 2009).

"Penso che ci troveremo con un plotone ancora consistente ad una quarantina di chilometri dall'arrivo",  è la previsione dello stesso Boonen, che però non pensa di partire svantaggiato da un eventuale arrivo in volata. Ma la battaglia di tatticismi tra questi due potrebbe favorire qualche outsider. Come nel 2007 quando, anche allora sotto il sole, ad approfittare degli indugi dei favoriti fu l'australiano Stuart O'Grady, scappando via allo stesso Cancellara, suo compagno di squadra, ad un ventina di chilometri da Roubaix. Di un simile scenario potrebbe beneficiare uno come Sylvain Chavanel, il cui peso nella Quick Step vale ormai quasi quello di Boonen. A condizione che il francese ritrovi lo stato di grazia vissuto al Fiandre di domenica scorsa, dove fu secondo. E attenzione a Thor Hushovd (Garmin), terzo nel 2009 e secondo nel 2010.