"Non mi fido di Mario, ma è un campione e in campo può inventarsi di tutto". Così Roberto Mancini sintetizza il suo rapporto con Balotelli, all'indomani del nuovo screzio in allenamento. Il manager del Manchester City si è arrabbiato con il suo pupillo perché nei due giorni di 'libera uscita' è tornato in Italia invece di riposarsi.
"Non mi fido di Mario, ma lui è questo - ha affermato il tecnico nella conferenza stampa alla vigilia del match di Premier League contro il Sunderland -. Può tranquillamente segnare due gol nella prossima partita o contro l'Arsenal. Ma può anche farsi espellere. In ogni caso sarà importante per noi nelle ultime otto partite". La stagione dell'ex Inter ha vissuto tra alti e bassi: 15 gol tra tutte le competizioni, 8 cartellini gialli e uno rosso, oltre alla squalifica con la prova tv per il calcione rifilato a Scott Parker.
"Non posso prenderlo e chiuderlo in casa sua per due giorni - ironizza Mancini -. Spero che cresca da questo punto di vista. E' un professionista, ha bisogno di lavorare ma anche di riposarsi. Potrà dirsi maturo quando avrà capito cosa deve fare nei giorni liberi. Ora è giovane, e io posso solo augurarmi che segni 5-6 gol nel momento decisivo della Premier".