Il Manchester City dello sceicco Mansour conferma il suo primato. Non soltanto nella classifica di Premier League, dove precede i cugini dello United, ma anche nella speciale graduatoria delle perdite. I conti riferiti alla stagione 2010-2011 parlano infatti di un rosso-record, pari a circa 195 milioni di sterline (oltre 227 milioni di euro), il più alto mai registrato da un club calcistico inglese. La cifra non comprende, però, gli introiti derivanti dall'accordo di sponsorizzazione dello stadio con le Etihad Airlines (circa 35 milioni di sterline) e dalla Champions League.
Il responsabile operativo del club, Graham Wallace, ha spiegato che la mole delle perdite non preoccupa perchè era stata "ampiamente prevista come parte della accelerazione della campagna investimenti" e poichè "non si ripeterà in futuro con la stessa consistenza". Insomma, è stato toccato il fondo, finanziariamente parlando, dal quale, spiega ancora Graham, "il City si muoverà verso posizioni più sostenibili nei prossimi anni in tutti i settori operativi" con l'intento di rispettare le normative Uefa in materia di fair play finanziario. Dal 2008, quando fu acquistato dallo sceicco Mansour, il club di Manchester ha speso oltre 600 milioni di sterline, circa 700 milioni di euro, per costruire una squadra vincente.
Il club sottolinea comunque che nel bilancio 2010-2011 gli introiti sono cresciuti di oltre il 20% rispetto a quello precedente, con punte del 27% per quanto riguarda i diritti tv e del 50% circa per le partnership commerciali.