E’ durata meno di un mese l’avventura di Amantino Mancini sulla panchina del Foggia Calcio. Il tecnico brasiliano, oggi pomeriggio, ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Direttore Generale, Ninni Corda e del Presidente Roberto Felleca. “Le motivazioni principali sono legate ad una differente visione sulle modalità operative e di esecuzione del progetto sulla cui base l’allenatore Amantino era stato coinvolto, dando la sua disponibilità.” Così recita il comunicato ufficiale della squadra pugliese. Due partite di Coppa Italia di serie D, entrambe vinte, contro Brindisi e Nardò, e il ko esterno col Fasano rappresentano il risicato score del dimissionario Mancini, che ha deciso di mettere fine, anzitempo, al suo rapporto con il Foggia Calcio.
Dopo la sconfitta di misura di ieri contro il Fasano, la società Foggia Calcio aveva, attraverso il suo DG, Ninni Corda, reagito piuttosto veementemente contro la squadra. “Mi assumo le responsabilità della brutta prestazione di oggi a Fasano, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Per questo motivo, assieme al presidente Felleca ed alla società intera abbiamo deciso di bloccare i rientri a casa di tutti i tesserati, convocando un allenamento per domattina alle ore 6:00” - queste le parole del numero due della società rossonera che, di fatto, aveva senza mezzi termini bocciato la prestazione della squadra, mandando tutti in punizione. Una decisione, presa anche in modo piuttosto brusco che l’ex allenatore del Foggia non avrebbe gradito, unitamente ad altre precedenti frizioni con la dirigenza, e che lo avrebbe fatto decidere a lasciare l’incarico. Con la rosa ancora da completare, la squadra completamente nuova e una dirigenza che pare essere piuttosto impulsiva, il futuro del Foggia Calcio appare piuttosto incerto e pieno di insidie. Nei prossimi giorni sono attesi sviluppi che non esiteremo a raccontarvi.
Alessandro SCOLOZZI