Sergio Leone avrebbe potuto prendere spunto dalla sessione di mercato invernale del calcio italiano per produrre un nuovo film western. Il titolo sarebbe stato sicuramente: "Per un pugno di Euro". Questa è la triste realtà del pallone nostrano. "Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto". Parlava così Ramon Rojo nei confronti di Joe nel celebre film "Per un pugno di dollari". Sembra la frase perfetta per definire la situazione del nostro calcio, da cui i campioni si allontanano sempre più e quelli che vengono accostati alla Serie A hanno almeno 34 anni, con un futuro di calcio giocato che non va oltre le due stagioni. Nomi anche altisonanti, perché Drogba e Lampard - ad esempio - non più tardi di qualche mese fa alzavano la Champions League con il Chelsea. Ma si può programmare il futuro con questi giocatori? Se si aggiunge che in questa sessione gli addetti ai lavori preferiscono pescare in casa, perché i giocatori devono essere pronti da subito, ecco che lo scenario sembra praticamente già scritto. Prepariamoci al consueto "valzer del moscerino", dove se prima non parte uno non può arrivarne un altro. Le danze sono cominciate, immaginiamo un dialogo tra ds in uno degli hotel che ospitano gli operatori durante questo periodo, in un mix tra sogno e realtà: l'arte di arrangiarsi.
Tra le grandi, il bandolo della matassa lo ha il Milan al momento. Il nodo è Robinho, parte o resta? Se va, Galliani deve cercare un sostituto, vista anche la fuga in Brasile di Pato. A quel punto scatterebbe la caccia a Matri della Juventus (utile anche per le future liste Uefa, essendo un prodotto del vivaio dei rossoneri, cosa che viene premiata dal regolamento internazionale). Ecco che immediatamente la Juventus forzerebbe la mano con l'Atletico Bilbao per avere subito Llorente.
All'Inter serve un regista e per raggiungerlo deve cedere Sneijder, operazione non facile visto l'ingaggio e il costo del cartellino. Il sogno è Paulinho, la realtà dice che farebbe di tutto per avere Lodi dal Catania. Ma gli etnei sarebbero disposti a cederlo subito? Forse no, anche se in casa hanno anche Almiron che potrebbe agire in quel ruolo...
La Lazio è praticamente a posto, così come la Roma, entrambe si limiteranno ai ritocchi. La Fiorentina si può già considerare la regina di questa sessione, il colpo Giuseppe Rossi in prospettiva è il segnale che i Della Valle hanno ripreso entusiasmo e hanno voglia di far sognare i propri tifosi (eccezione che conferma la regola).
Capitolo Napoli, via Dossena ecco Armero, ma i nodi da sciogliere sono ancora due. Serve un centrale difensivo, dopo le squalifiche di Cannavaro e Grava, e un vice Cavani. Dove si va a pescare? Il Cagliari vende e Astori in difesa piace parecchio (prestito oneroso con diritto di riscatto?), altrimenti l'alternativa potrebbe essere Silvestre in esubero all'Inter. E in attacco? Mazzarri vorrebbe Calaiò come vice Cavani, segnale che Vargas può tornare in Brasile, ma il Siena? I toscani cedendo il loro centravanti andrebbero a bussare in casa Bologna, Acquafresca o Gabbiadini e resterebbero alla finestra in caso di mancato accordo per il rinnovo di contratto di Bianchi al Torino.
Come sempre però sarà decisiva l'ultima settimana, che poi a volte è l'ultima ora e - sempre più spesso - diventa l'ultimo minuto prima del fatidico gong.
La verità è una sola, nel calcio e altrove: non ci sono soldi!