Il Cile batte 2-0 la Colombia e raggiunge l'Argentina in finale nella Coppa America del Centenario. Come lo scorso anno, nel 2015, saranno ancora i campioni in carica della Roja e l'Albiceleste di Messi a sfidarsi per il titolo continentale. A Chicago decisivi i gol in avvio di Aranguiz e Fuenzalida. Il match è durato oltre tre ore e mezza perchè durante l'intervallo si è scatenata una bufera su Chicago e l'arbitro ha atteso più di due ore per riprendere.
La gara del Soldier Field di Chicago vede la Colombia di Pekerman schierata col 4-5-1 con Zapata e Murillo cerniera difensiva, Cuadrado largo a destra e in avanti Roger Martinez, preferito a Bacca; Pizzi, senza lo squalificato Vidal, disegna il Cile col 4-3-3 con Medel in difesa, Silva perno della mediana e davanti Sanchez e Fuenzalida con Edu Vargas. Al 7' si sblocca subito la gara in favore del Cile: cross di Fuenzalida da destra, sul secondo palo Cuadrado anticipa Sanchez ma di fatto serve Aranguiz a centro area che insacca senza difficoltà. Poco dopo, all'11', il Cile fa 2-0: Sanchez riparte a sinistra, entra area, calcia col destro, palla sul palo e Fuenzalida è il più rapido di tutti ad arrivare sulla sfera e a realizzare a porta vuota.
Al 23' la prima chance per la Colombia con Martinez che entra in area, conclude col destro in diagonale ma Bravo è attento e respinge. All'intervallo si scatena una bufera sul Soldier Field e così l'arbitro decide di sospendere tutto, anche per il pericolo fulmini. Si riprende dopo oltre due ore di stop e le squadre rientrano su un campo totalmente allagato. La Colombia, sotto 2-0, al 57' perde Carlos Sanchez, espulso per doppia ammonizione, e lì cala il sipario sul match. Poco dopo al 65' è ancora il Cile a sfiorare il gol col bolognese Pulgar che incorna di testa sul cross di Silva ma trova Ospina pronto per la respinta.
E' dunque il Cile l'avversaria dell'Argentina in finale (nella notte fra domenica e lunedì alle 2.00 ora italiana), come lo scorso anno. La Roja, campione in carica, si giocherà il quarto match per il titolo della sua storia e andrà a caccia di una doppietta che non accade dal 1947 proprio all'Albiceleste.