Coppa d'Africa 2015: calendario, risultati e classifiche
La Costa d'Avorio si aggiudica per la seconda volta nella sua storia la Coppa d'Africa superando 9-8 il Ghana dopo i calci di rigore. La storia si ripete: anche nel 1992 gli Elefanti sconfissero in finale le Black Stars dopo i tiri dal dischetto. Tempi regolamentari e supplementari chiusi sullo 0-0: l'eroe è il portiere Boubacar Barry, capace prima di neutralizzare la conclusione del collega Razak e poi di segnare il rigore decisivo, il 22° della lotteria finale.
Per l'ultimo atto Renard si affida alla coppia Bony-Gervinho, mentre Grant lascia fuori Jordan Ayew, schierando il totem Asamoah Gyan. Il primo squillo arriva al 25', palla gol per le Black Stars: bomba da fuori di Atsu, Barry battuto e palla che si schianta sul palo. Una decina di minuti dopo è ancora il legno a fermare il Ghana: Baba innesca Andrè Ayew che accelera e centra il palo esterno. Gervinho prova a scuotersi, Yaya Tourè sembra imbrigliato dal pressing degli avversari e così vere occasioni per gli Elefanti non arrivano. Si va al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa l'inerzia non cambia, è sempre la Costa d'Avorio a mantenere il pallino del gioco, seppur sterile. Il Ghana si fa vedere con le ripartenze: Gyan spara fuori per due volte da ottima posizione, quindi a mezz'ora dal termine finalmente si accende Gervinho, contratto all'ultimo da Afful. C'è spazio anche per Doumbia, neo-romanista entrato per Gradel, ma a rendersi pericoloso è Bony, di testa. La beffa per il Ghana potrebbe arrivare al 90', ma il fresco giocatore giallorosso non trova la zampata vincente a tu per tu con Razak.
Nei supplementari le due squadre sono stanchissime: Jordan Ayew fa il suo ingresso per Appiah, ma il match è bloccato per la paura di scoprirsi. Wakaso spara dal limite a botta sicura, ma la sua conclusione è deviata in corner da un difensore ivoriano. Dall'altra parte si spreme Gervinho in velocità, rifornendo Doumbia a centro area: la punta, spalle alla porta, non riesce a girarsi. Ancora un brivido firmato Wakaso (ennesima conclusione fuori di poco), ma il risultato non cambia. Sale la tensione e si va ai rigori.
I penalty sono un romanzo: il Ghana firma i primi due, la Costa d'Avorio no, con gli errori di Bony (traversa) e Tallo (fuori). Ma le Black Stars tornano in partita: Aurier, Doumbia e Yaya Toure non sbagliano, Acquah e Acheampong sì. Si prosegue ad oltranza. Rigore numero 21: tocca al portiere Razak che si fa ipnotizzare dal pittoresco Barry (per lui crampi, un giallo per perdita di tempo e un presunto dolore alla spalla durante i rigori). Lo stesso numero uno ivoriano (in campo all'ultimo al posto di Gbohouo) si presenta dal dischetto: palla nel sacco e corsa pazza. Il cielo della Guinea Equatoriale è arancione, Barry è l'uomo del destino.