“Le prime partite dell’anno sono sempre le più difficili” aveva ammonito Allegri in conferenza stampa. La Juve lo ascolta e batte il Bologna 2-0 al Dall’Ara, avanzando ai quarti di Coppa Italia e ricominciando il 2019 come aveva finito il 2018: vincendo. Merito anche di un Bologna in versione sparring partner nonostante la formazione bianconera zeppa di “seconde linee” potesse suggerire una partita più aggressiva dei ragazzi di Inzaghi. E invece i gol di Bernardeschi all’8’ e di Kean a inizio ripresa regalano ad Allegri un inizio anno sereno e lanciano i bianconeri verso il primo appuntamento da non sbagliare: la Supercoppa contro il Milan di mercoledì prossimo. Con un supplementare nelle gambe in meno, obbiettivo non raggiunto dai rossoneri.
La Juve parte con grande aggressività e si riversa subito nella metà campo rossoblu alla caccia del vantaggio. Un clamoroso errore di Da Costa, che si scontra in uscita su una palla alta con Calabresi spalanca la porta a Bernardeschi, libero di portare in vantaggio i suoi. I bianconeri mettono le mani sul match ma De Sciglio sbaglia ben due disimpegni e rischia di mandare in porta gli avversari. Un bel tiro di Emre Can sfiora il palo al 14’ mentre tre minuti dopo sugli sviluppi di un corner Khedira rimette in mezzo un traversone di Douglas Costa ma nessuno dei suoi compagni riesce a ribadire in rete. Il primo accenno di reazione del Bologna arriva al 24’: buono sviluppo offensivo fa arrivare la palla a Sansone, che crossa in mezzo dove Svanberg manca la deviazione verso la porta di Szczesny. Poco dopo Bonucci stacca sul corner di Bernardeschi ma il colpo di testa centrale viene amministrato da Da Costa.
Nella ripresa bastano 4 minuti alla Juve per firmare il raddoppio con Kean: percussione di Bernardeschi, il tiro di Douglas Costa viene deviato e il classe 2000 si avventa sulla palla vagante in area battendo Da Costa. Il Dall’Ara porta decisamente bene all’attaccante: il gol all’esordio in Serie A era arrivato proprio in questo stadio il 27 maggio 2017. Nonostante il punteggio Allegri decide di mandare comunque in campo Cristiano Ronaldo al 62’, Inzaghi inserisce Donsah per Svanberg per cercare più dinamismo in mediana. L’allenatore del secondo peggior attacco casalingo della Serie A cerca di cambiare ritmo con Orsolini al posto di Mattiello al 70’ e Palacio per Destro al 76’. Allegri concede minuti nelle gambe anche a Dybala, che rileva l’ispiratissimo Douglas Costa, e Alex Sandro, subentrato a Spinazzola, autore di un’ottima prova soprattutto nel primo tempo. Nel finale Inzaghi passa al 4-2-3-1 e trova con più continuità il possesso palla nella metà campo avversaria ma la Juve controlla comodamente e si prende il passaggio del turno.