La Juventus dopo la manita di Napoli doveva svoltare e doveva farlo vincendo per superare il turno degli ottavi di Coppa Italia.
Missione compiuta, si è aggrappata alla fede, alle giocate del suo talento Federico Chiesa, che con magia ha risolto l’incontro contro un Monza, che fino al 78° teneva bene il campo, ma soprattutto stava pareggiando con Valoti dopo l’iniziale vantaggio bianconero firmato Kean che aveva illuso la squadra di Max Allegri.
Il tecnico livornese, in tribuna per squalifica sostituito da Landucci, ha fatto diversi cambi, presentando una formazione con molte novità, affidandosi a Perin tra i pali, Gatti, Rugani, Danilo in difesa, un centrocampo con i giovani Miretti, Fagioli, Iling Junior, faro Paredes e cursore McKennie, unica punta Kean e alle sue spalle il funambolo Soule. Una formazione inedita, sperimentale se vogliamo proiettata già al futuro, che ha permesso alla squadra bianconera di rifiatare e riprendersi dai cinque babà napoletani. Dopo otto minuti era già in vantaggio e con il fatto che anche il Monza aveva optato per il turn-over, giusto capitan Pessina risultava presente dall’inizio, sembrava una partita già archiviata. Invece all’unico tiro in porta la squadra di Palladino pareggiava. Una doccia gelata che faceva cambiare idea alla panchina bianconera che già al 60° optava per Locatelli e Chiesa. E proprio le preghiere della nuova dirigenza da poco insediata dopo il traumatico addio del Presidente più vincente della storia juventina portavano allo splendido goal del subentrante Federico Chiesa, che un tiro a girare alla “pinturicchio” siglava il 2-1 e metteva al sicuro la vittoria e il conseguente passaggio del turno che vedrà il 2 febbraio affrontare la Lazio di mister Sarri, il Comandante, colui che ha vinto ma non festeggiato l’ultimo scudetto bianconero.
Per Chiesa che non segnava da più di un anno una gioia enorme più del passaggio del turno, che era scontato per come è strutturato il tabellone della Coppa Italia. Ci sono state delle grandissime sorprese questo è vero. La Cremonese che vince ai rigori contro la capolista Napoli, il Toro che sbanca San Siro ai supplementari. Ma se vediamo in Inghilterra, la FA Cup, la coppa più affascinante , più antica, istituita nel 1871, il format è completamente diverso. Gli accoppiamenti sono casuali, non ci sono teste di serie, e il bello che al primo turno si possono incontrare le due squadre di Manchester, come se in Italia si dovessero incontrare le due milanesi, che invece abbiamo visto sfidarsi in Arabia Saudita per la SuperCoppa, vinta dalla squadra nerazzurra. In Italia da quest’anno qualcosa era cambiato, oltre alla Serie A e Serie B, potevano partecipare solo quattro squadre di serie C, invece di aumentare ed allargare, hanno ristretto. Agli ottavi le prime otto del campionato aspettano, il fattore campo lo fa sempre da padrone che considera sempre il miglior piazzamento dell’anno precedente. Queste sono state le decisioni e di conseguenza vedremo i seguenti quarti di finale, con nessuna favola da raccontare.
Tabellone dei Quarti:
Inter - Atalanta il 31 gennaio
Roma - Cremonese il 1 febbraio
Fiorentina -Torino il 1 febbraio
Juventus - Lazio il 2 febbraio
Semifinale, andata e ritorno, e finale secca allo stadio Olimpico di Roma il 24 maggio
Foto: fonte eurosport.it
a cura di MARCO FOIANESI