Il Consiglio Federale si è riunito nella giornata di oggi e ha deciso, di comune accordo, di modificare la procedura per la sospensione delle partite per cori e ululati di natura razzista.
La FIGC ha deciso di abbassare i numeri di richiami; dai tre si passerà ai due ma, la scelta finale, spetterà di diritto al giudice di gara e al responsabile per l'ordine pubblico. Le nuove norme prevedono che:-Prima dell'inizio della gara, se il responsabile dell'ordine pubblico o uno dei collaboratori della procura federale rilevi uno o più striscioni, o cori o grida, di discriminazione ordinerà all'arbitro di non iniziare la gara.-Se nel corso della gara, l'arbitro "anche su segnalazione del responsabile dell'ordine pubblico dello stadio" dispone l`interruzione temporanea della gara ai calciatori che si piazzeranno al centro del campo e solo in quel momento il pubblico "sarà informato sui motivi che hanno determinato il provvedimento".-In caso di prolungamento dell'interruzione temporanea, l`arbitro potrà ordinare alle squadre di rientrare negli spogliatoio.-La ripresa della gara potrà essere disposta esclusivamente dal responsabile dell'ordine pubblico. Nel caso, dopo il ritorno in campo, ci siano altri cori, sarà sempre il designato del Viminale a poter ordinare all'arbitro di sospendere la gara.