«Servono le telecamere in tribuna e il Var per individuare i colpevoli. Contatterò subito la Fifa». Lo chiede il procuratore sportivo Alessio Sundas, a margine dei fatti accaduti nella partita Verona-Brescia del campionato di Serie A, nei confronti di Mario Balotelli, oggetto di ululati in segno di razzismo e che ha minacciato di andarsene dal campo.
«Non ho parole per quello che succede negli stadi – dice Alessio Sundas – servono regole molto più severe nei confronti dei tifosi che impongono la loro arroganza. Scriverò una lettera a Gianni Infantino, presidente della FIFA, per proporre sanzioni pesanti ai tifosi che assumono questo tipo di comportamento scorretto che inneggiano al razzismo. Propongo le telecamere e il Var in tribuna per controllare l’atteggiamento dei tifosi nel corso della gara». Altri episodi con cori razzisti ai danni del difensore del Napoli Koulibaly, al centravanti nerazzurro Romelu Lukaku e quelli rivolti all’ex juventino Moise Kean, 19enne, italianissimo di Vercelli. «Il danno lo subiscono lo spettacolo in campo, i calciatori presi di mira e le società sportive. Questo non deve più accadere, - dice Alessio Sundas - lo sport è una scuola di vita perché insegna ad avere rispetto per sé e per gli altri. Dobbiamo richiamare questa grande parola, con regole più severe per i trasgressori». Ricordiamo che Sundas non molto tempo fa era in contatto con il procuratore Mino Raiola per la procura di Balotelli.