"Fin dall’inizio abbiamo informato la società Inter e stanno a vedere cosa succede: non c’è stata una reazione negativa, mentre due anni fa non c’era interesse. La società sta a guardare, è importante che i tifosi rispondano: forse abbiamo raggiunto un numero sufficientemente alto. I primi due giorni abbiamo avuto 55mila risposte", parole di Carlo Cottarelli che, in collegamento con Tutti convocati su Radio 24, ha spiegato il progetto di azionariato popolare Interspac annunciando nuove reclute. "Posso annunciare che probabilmente giovedì faremo un ulteriore annuncio di nomi noti che sosterranno questa iniziativa". In relazione ad una possibile quotazione in borsa, Cottarelli invece afferma a Radio 24: "Il punto finale può essere la quotazione in Borsa, non escludo, ma dipende dalla proprietà e dalle loro intenzioni: vogliamo lavorare con loro, poi le condizioni di come si entra, maggioranza, minoranza... questo dipende dalla risposta dei tifosi". Sulla situazione finanziaria dell'Inter e sui vantaggi che l'azionariato popolare può portare, il numero 1 di Interspac conclude: "Non abbiamo ancora accesso a dati societari, i numeri che si leggono sui giornali non sono particolarmente buoni. L'idea dell'azionariato popolare serve a risolvere i problemi a lungo termine. Può aiutare in due modi: sostituire il capitale a debito con quello fresco dei tifosi, risparmiando una marea di soldi in spese di interessi e poi aumentare le entrate creando un legame ancora più stretto tra tifosi e società, con maggior presenza allo stadio, maggior vendita di prodotti e maggiore pubblicità. L'idea è buona a lungo termine, - dice a Radio 24 - non è quella di tappare i buchi con un intervento a fondo perduto".