Cristiano Doni è stato interrogato questa mattina a Roma presso gli Uffici della Procura Federale nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il giocatore dell'Atalanta, uno dei più attesi tra le quasi 50 persone sentite dal pool del procuratore capo Stefano Palazzi nelle due settimane di interrogatori, è stato ascoltato per circa un'ora e mezza.
Il capitano bergamasco si è presentato questa mattina - jeans, camicia bianca e occhiali da sole - alle 10 in via Po accompagnato dal suo legale, Salvatore Pino. Doni risulta nell'elenco degli indagati della Procura di Cremona (sarà ascoltato anche a settembre), ed è stato interrogato da Loli Piccolomini, uno dei vice di Palazzi, a proposito delle tre partite, ritenute "sospette" dagli inquirenti, che riguardano l'Atalanta: Ascoli-Atalanta del 12 marzo scorso (1-1); Atalanta-Piacenza del 19 marzo (3-0) e Padova-Atalanta del 26 marzo (1-1). In questi tre match, secondo il Gip di Cremona, Doni avrebbe avuto un ruolo centrale nell'organizzare le presunte combine.
Al termine dell'audizione, Cristiano Doni, che non è mai stati intercettato personalmente, ma è stato più volte tirato in ballo da alcuni dei personaggi del gruppo di scomettitori, e il suo avvocato non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Nel pomeriggio, però, verrà diffuso un comunicato stampa con la posizione del giocatore.