Importante gara casalinga per l'Albinoleffe che deve riscattarsi dopo Frosinone ed allontanare lo spettro dei playout (a 3 lunghezze prima del fischio iniziale): Mondonico sceglie il 4-4-2 con la coppia d'attacco Cocco-Cissè. Un Vicenza a metà tra l'obiettivo salvezza ormai raggiunto e la speranza playoff presenta il solito 3-5-2 con Tulli (e non il grande ex Cellini) al fianco dell'inamovibile Abbruscato.
Nei 45 minuti regolamentari si mettono a referto più ammonizioni che azioni importanti: tra il 30' ed il 35' tre giocatori dell'Albino (Regonesi, Hetemaj e Zenoni) sono giustamente puniti da Carletto; la spaccata alta di Rigoni (9') e l'ottimo stop e tiro (murato) di Cocco sono le uniche chance da segnalare. Ma nel secondo minuto di recupero, Previtali pesca Cocco a centro area: la torsione del centravanti beffa Martinelli e Russo, col pallone che s'insacca a fil di palo.
La ripresa – incredibile ma vero – è l'esatto contrario. Apre il sinistro di Cissè dopo un'azione di forza su Martinelli, poi l'indisturbato Zenoni firma il raddoppio su cross al bacio di Bombardini; chiusura per il destro potente di Previtali che Russo disinnesca in due tempi. E' il canto del cigno bergamasco, visto che di lì a poco, e grazie ai nuovi innesti Cellini, Gavazzi e Paro, il Vicenza guadagna metri su metri. Il tap-in di Abbruscato apre le porte della rimonta, perfezionata al minuto 89 dal destro a volo di Paro che indovina l'angolo basso alla destra di Tomasig.
E nel recupero è ancora il Vicenza ad attaccare sulle ali dell'entusiasmo, ma è troppo tardi per l'impresa. Occasionissima sprecata dall'Albino per scrollarsi di dosso la paura playout, ora segnata dai 32 punti del Cittadella che giocherà lunedì il derby; ancora speranze per il Vicenza in ottica playoff, a patto però che la squadra giochi come ha fatto negli ultimi venti minuti.