La caduta di un mito. Così si può riassumere il crollo di Tiger Woods, il golfista americano diventato un'icona dello sport e uno dei più pagati di sempre, che per oltre un decennio ha dominato sui green di tutto il pianeta mettendo sè, un afroamericano, in cima alla lista dell'Official World Gold Ranking. Woods, 35 anni, per la prima volta dal 1996, è uscito dal ranking dei migliori 50 giocatori al mondo: un evento che testimonia il declino di un golfista che per 778 settimane è rimasto nella lista e che per 623 lo ha fatto da leader incontrastato.
L'ultimo torneo vinto da Tiger risale allo Us Open 2008. Poi, a fine 2009, il golfista è stato travolto dal noto scandalo sessuale che lo ha obbligato al ritiro dall'attività agonistica fino ad aprile 2010. Al rientro però, nessuno ha più riconosciuto il grande vecchio Tiger, l'uomo che ha cambiato la storia del golf. Ora si ritrova al numero 51 dell'Official World Gold Ranking, guidato dall'inglese Luke Donald davanti al connazionale Lee Westwood e al nordirlandese Rory McIlroy.