Si accende la Dakar 2016. Nella 6a tappa, quella di Uyuni (Bolivia) con ben 543 chilometri di speciale, i riflettori sono tutti per Stephane Peterhansel, che trionfa con la sua Peugeot rifilando oltre 8 minuti all'ex leader Loeb e balza così in testa alla generale. Tra le moto, invece, terzo sigillo di Toby Price: l'australiano della Ktm attacca, ma il portoghese Paulo Goncalves su Honda limita i danni e resta leader della classifica.
Auto
Durissima la tappa "a petalo" di Uyuni, nell'altitudine del Bolivia. Ad imporsi per la seconda volta è Peterhansel in 05h01'07", che guida l'ennesima doppietta Peugeot: dietro di lui il compagno di squadra Sainz a soli 17". L'exploit del francese, che alla Dakar ha già trionfato 11 volte, assume i contorni dell'impresa visto il distacco di 8'15" rifilato all'altra Peugeot dell'ex leader Sebastian Loeb, oggi quarto dietro anche alla Toyota del saudita Alrajhi: nella generale, dunque, Peterhansel scavalca Loeb e adesso ha 27" di vantaggio.
Moto
Seconda vittoria consecutiva per Price, terza totale, che non è sufficiente però per balzare in testa alla classifica generale: l'australiano della Ktm attacca e chiude in 05h51'48", ma il leader Goncalves risponde e perde solo 1'12", riuscendo così a restare in vetta seppur con un margine di appena 35 secondi. Torna in corsa anche l'austriaco Matthias Walkner (Ktm) che oggi chiude secondo e insegue a 2'50" nella generale. Problemi tecnici per Barreda che finisce con oltre un'ora di ritardo e dice addio ai sogni di gloria. Sorride invece l'italiano Alessandro Botturi, oggi nono, che risale così al tredicesimo posto in classifica.
Quad
Dopo l'ecatombe di ieri dove sono stati tagliati fuori dalla vittoria finale in un solo colpo tre favoriti come il cileno Ignacio Casale, il brasiliano Marcelo Madeiros e il polacco Rafal Sonik, oggi arriva la doppietta della famiglia argentina Petronelli, con conseguente ribaltone nella generale: si impone Marcos in 06h53'39", ma è il fratello Alejandro a prendere il comando della classifica superando l'ex leader Hernandez, che perde ben 28 minuti.