Gerard Piqué è riuscito nell'impresa di fare arrabbiare Pep Guardiola. Secondo quanto scrive oggi Marca, il difensore del Barcellona negli ultimi mesi avrebbe tenuto uno stile di vita non irreprensibile, al punto da fare infuriare anche il pacifico tecnico dei catalani. Guardiola non gradirebbe innanzitutto l'eccessiva esposizione mediatica del giocatore, fidanzato con la popstar colombiana Shakira, tanto che più di una volta in passato ha avvisato Piqué di tenere un profilo basso.
Nella stagione in corso si sono succeduti poi altri episodi che hanno fatto storcere il naso all'allenatore, sia in campo che fuori. Nell'ultima partita della Liga, la sconfitta 3-2 con l'Osasuna, Piqué è stato protagonista in negativo di tutti e tre i gol segnati dalla squadra di casa. Qualche giorno dopo i giornali hanno pubblicato alcune foto del difensore mentre correva sui kart, attività proibita dal club per la sua pericolosità. Pep si era già arrabbiato dopo aver saputo che Piqué nella scorsa estate aveva praticato rafting e aveva usato le moto d'acqua, ma le ultime foto avrebbero fatto andare su tutte le furie l'allenatore, che ha punito il giocatore mandandolo in tribuna nella trasferta di Champions a Leverkusen.
In realtà, scrive ancora Marca, non sarebbe la prima esclusione "punitiva" della stagione. Il 23 novembre Guardiola lo ha lasciato fuori dalla partita del Meazza con il Milan, nonostante si trattasse di una gara decisiva per il primo posto nel girone. Altro episodio: il centrale si è fatto ammonire volontariamente contro il Rayo Vallecano in modo da saltare per squalifica la successiva gare con il Levante ed essere disponibile per il Clasico con il Real Madrid. Guardiola, per "vendicarsi", lo ha schierato dal primo minuto nell'inutile gara di Champions contro il Bate Borisov e lo ha fatto allenare per una settimana con le riserve.
Piqué, conclude Marca, non avrebbe digerito la tribuna nella gara con il Leverkusen, un trattamento di solito riservato ai giovani della Cantera. I vertici del club starebbero lavorando per ricucire lo strappo tra tecnico e giocatore: con il Real a +10 nella Liga e la Champions che entra nella fase più calda i blaugrani non possono permettersi "crepe" nello spogliatoio.