"Voleva che accettassi il Bournemouth ma io ho detto no. Improvvisamente mi ha dato un pugno in faccia e a quel punto ho perso la testa. Abbiamo iniziato a litigare furiosamente, volavano sedie. Giuntoli si è davvero arrabbiato. Il suo assistente mi ha detto: 'Ascolta, se non firmi si arrabbierà molto, se non firmi sarai morto per il Napoli, non giocherai mai più'. Quando è scoppiata la rissa c'era anche il mio compagno di squadra Zuniga che cercava di separarci. Mi diceva 'dai, prendi le tue cose e vai a casa'". De Guzman ha poi proseguito la carriera al Carpi e al Chievo prima dell'approdo all'Eintracht Francoforte, dove gioca ancora oggi.