Il Milan si gioca tutto in 180′. La trasferta sul campo della Dinamo Zagabria risulta fondamentale per i rossoneri che, in caso di vittoria, tornerebbero in corsa per il passaggio agli ottavi di finale.
Le due nette sconfitte, identiche nella sostanza ma non nella forma, contro il Chelsea hanno fatto scivolare il Milan al terzo posto nel gruppo E di Champions League. I rossoneri, dopo il pareggio a Salisburgo e la vittoria contro la Dinamo Zagabria per 3-1, hanno perso 3-0 a Stamford Bridge al termine di una partita a senso unico. Nel match di ritorno, Leao e compagni, dopo un buon avvio, si sono spenti al quarto d’ora quando l’arbitro Siebert ha espulso Tomori e concesso un rigore ai Blues, trasformato da Jorginho, che ha rotto l’equilibrio prima del 2-0 definitivo di Aubameyang. Il Milan si è subito rialzato, vincendo 2-1 nel finale contro il Verona salvo poi confermarsi liquidando 4-1 il Monza grazie ai gol di Brahim Diaz (doppietta), Origi e Leao. Due successi che hanno permesso alla squadra allenata da Stefano Pioli di restare a contatto con le prime della classifica, in attesa del tour de force prima del Mondiale.
Il Milan, come detto, deve vincere per sperare di qualificarsi agli ottavi di finale ma scenderà in campo a Zagabria con la consapevolezza del risultato tra Salisburgo (secondo a 6 punti) e Chelsea (primo a quota 7), che scendono in campo alle 18.45. I rossoneri, però, non si possono permettere di fare calcoli perché i croati hanno 4 punti – gli stessi dei rossoneri – e, nonostante il risultato dell’andata, hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà gli avversari soprattutto tra le mura amiche, come dimostrano l’1-1 interno con il Salisburgo e il successo alla prima giornata contro il Chelsea, all’epoca di Tuchel, firmato Orsic. Allo Stadion Maksimir, tra l’altro, la squadra di Cacic ha vinto 9 delle ultime 10 partite e non perde addirittura dal 5 dicembre 2021 contro l’Hajduk Spalato. Un fortino di fatto inespugnabile – la Dinamo Zagabria sta dominando il campionato con 35 punti (11 vittorie e 2 pareggi) in 13 partite, a +8 sull’Hajduk – che il Milan dovrà violare come già accaduto nei due precedenti tra i due club, nel 1973-1974 con gol di Chiarugi (1-0) e nel 2000-2001 con doppietta di Shevchenko e gol di José Mari.
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