Domenica pugilato al Centro Pavesi a Milano col debutto del supermassimo Diego Lenzi reduce dai Giochi di Parigi.

Pubblicato il 13 dicembre 2024 alle 20:00
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Domenica pugilato al Centro Pavesi a Milano col debutto del supermassimo Diego Lenzi reduce dai Giochi di Parigi.

Molti giovani promettenti in programma. Boxe a Firenze, Roma e Sant’Elpidio.         


                                                                                         

di Giuliano Orlando

Domenica 15 dicembre, ultimo appuntamento stagionale in guantoni, allestito da Edoardo Germani titolare della TAF, la sigla organizzativa del promoter milanese la cui precedente riunione all’Allianz, ex Palalido, imperniata sulle sfide tra Morello e Mocelli, Kogasso-Lizzi, Paparo-Diallo e Aouina-Esposito, ha ottenuto notevole successo, toccando il record degli spettatori per la boxe. Questa volta la riunione è ubicata nella struttura del Centro Pavesi, in zona Certosa a Nord di Milano.                                                                                                                         

 Il promoter spiega: “Negli ultimi tempi, le richieste di pugili che chiedono di combattere nel nostro circuito sono aumentate considerevolmente e questo mi ha portato a diversificare, inaugurando un nuovo filone i cui eventi che programmeremo, avranno come protagonisti atleti che vogliono costruirsi un futuro in TAF”. 

Eventi di minore importanza?

“Assolutamente no. Mettere in cartellone il debutto di Diego Lenzi, un supermassimo di 112 chili per 1,85 di altezza, 23 anni, risultato il miglior azzurro ai Giochi di Parigi, sfiorando il podio, non è certo da serie B. Lenzi ritengo sia un vero predestinato del ring, possedendo carisma, carattere e una personalità che lo sta rendendo un personaggio mediatico sempre più seguito. Contestualmente all’attività con TAF, per cui ha firmato, Lenzi continuerà a dedicarsi al dilettantismo, con l’obiettivo di qualificarsi alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Nel suo assieme una scelta necessaria per dare continuità al movimento di casa nostra, disattesa da anni. Offrendo ai nuovi arrivati l’opportunità di fare esperienza in modo continuativo. Lavoriamo in prospettiva per costruire una base che da decenni manca alla nostra boxe. La riunione al Centro Pavesi è la prima di questo filone che vogliamo rendere consistente. Nel programma un nutrito numero di giovani ambiziosi che puntano alla ribalta maggiore e intanto fanno utilissima esperienza. Alcuni di questi come Alex Bindar e Paul Amefiam hanno un buon seguito di tifosi. Gli altri faranno il possibile per seguire il loro esempio”.

La lunga premessa l’ho ritenuta necessaria onde far conoscere ai lettori che seguono le vicende pugilistiche attraverso DATA SPORT, la filosofia di Edoardo Germani, che guarda al futuro, un segnale importante per il movimento che ha nella discontinuità il suo punto debole. Chiarito il concetto, posso addentrarmi nel merito della manifestazione. Inizio dal protagonista più atteso: Diego Lenzi, che all’esordio affronta Georgija Stanisavljev (0-1), un giovane serbo di 19 anni, al debuttato lo scorso 25 ottobre a Casalecchio nel bolognese, battuto nettamente da Dmytro Tonyshev (3), 30 anni, ucraino naturalizzato italiano, residente a Bologna, che si allena alla storica Sempre Avanti. Ho visto il match è debbo dire che il serbo è decisamente poca cosa.

Mi direte che per un debutto, quello di Lenzi, non si poteva certo scegliere un campione. Vero, ma qualcosa di meglio sicuramente. Ritengo che la sfida programmata sui sei tempi, difficilmente arriverà alla fine. Lenzi muscolarmente già costruito, pur senza avere il colpo che fulmina è un demolitore, come ha dimostrato in varie occasioni. Al torneo di Sheffield lo scorso novembre ha battuto il tedesco Nikita Putilov, russo germanizzato, campione europeo youth, vincitore della prima edizione, in modo netto, facendolo anche contare. La sconfitta contro il brasiliano Ramos Da Silva (3-2) è solo la scelta di tre giudici di parte. In effetti l’emiliano aveva vinto, grazie al terzo round in attacco, col brasiliano costretto a legare, per limitare i danni. Il carioca non era certo uno sconosciuto, visto che ha preso parte ai Giochi di Parigi. Se i costi non fossero broibitivi, potrebbe essere avversario in prospettiva per la rivincita.

Il resto della manifestazione presenta pugili alla ricerca di un ruolo importante in futuro. Una specie di festival per new entry di varia età.

Da seguire il superleggero Alex Bindar (2), 21 anni, che alterna lo studio (Università di Pavia) e si allena a Cremona, al Boxing Club, lo scorso 16 novembre all’Allianz ha dimostrato progressi notevoli, offrendo un repertorio completo. Lo segue il maestro Simone Verdicchio, che opera alla Danger Boxe di Milano, dove si allenano altri protagonisti della riunione, tra cui Joseph Negroni e Ronald Portugal. Agli assoluti dilettanti a Seregno, il suo allievo Fares Al Assi, 22 anni, ha conquistato il titolo nazionale nei pesi mosca. Puntando ai prossimi Giochi di Los Angeles 2028. Anche lui frequenta l’università a Milano, nella facoltà di economia statistica. L’avversario di Bindar è il bulgaro Ivaylo Boyanov (4-11-1), residente in Slovacchia, pro dal 2017, molto attivo in Inghilterra, Francia e Irlanda. Per la prima volta in Italia e non sarà un debutto semplice. Il medio Joseph Negroni (2) milanese di 22 anni, longilineo bene impostato, anche lui visto all’Allianz mettere KO al primo round il maturo inglese Nathan Massey, trova un altro inglese Forrest Ryan Lee al debutto, quindi tutto da scoprire.

Il medio lecchese di Calolziocorte, Gianluca Merone (0-1-1) al primo anno di professionismo, dopo aver perduto contro Rocco Berardinelli all’esordio, nella rivincita ottiene la parità. Stavolta punta alla vittoria contro Ivan Ettor Pari (1-7-1) di Milano, abituato alle sconfitte, anche se ogni match ha la sua storia. Il piuma Nicolò Setaro (5-2) ha 24 anni, vive a Sesto S. Giovanni e intende riscattare la seconda sconfitta contro Jussef Al Mourchid (2), vice campione italiano dilettanti 2023. La prima subita in Spagna lo scorso 23 marzo contro Alvaro Ouaoua, l’ha cancellata un mese dopo battendo l’ispano a Milano sui quattro round. Domenica trova l’ucraino Andri Burlaka (1) residente a Busto Arsizio, 26 anni, che ha debuttato vittoriosamente a Cassano Magnago, infliggendo la prima sconfitta dopo quattro vittorie al piemontese Leonardo Qela (5-1) e intende proseguire la carriera da vincente. Il supermedio Daniel Quiroz (3-1), cubano di 28 anni, da 15 stagioni vive in Italia. Recentemente ha lasciato Bologna dove risiedeva e disputato i primi match, per passare con Francis Rizzo che opera con la The Art of Fighting di Edoardo Germani che punta molto su questo atleta. Capace al terzo match da pro, nel 2021, di spedire KO il toscano Leonardo Balli (10-1-1) che due anni dopo diventava campione italiano supermedi.  Quiroz non dovrebbe avere problemi contro il debuttante Soufiane Zourane, di cui non si sa nulla.

L’allievo del maestro Merafina, il massimo leggero Paul Amefiam (2), 277 anni, nato nel Togo, residente a Milano, ha potenzialità ancora da realizzare. Brevilineo possente, soffre i pugili troppo mobili, mentre emerge quando ha l’opportunità dello scambio a corta distanza. L’inglese Ausley Hughes, all’esordio, è un punto interrogativo, che troverà risposta sul ring. Il connazionale Ryan Hibbert (2-28) affrontato a novembre, non ha avuto scampo e dopo due minuti era già out. Ronald Portugal (1-2), superleggero peruviano di 31 anni, alla corte del maestro Verdicchio, ha finora deluso le attese, perdendo gli ultimi due confronti. Contro Jones Jack George (0-1) altro inglese, dovrebbe portare il bilancio in parità. Roner Alcantara (4-1), pro dal 2023, 30 anni, nato nella Repubblica Dominicana, vive a Milano da parecchi anni. Dopo la sconfitta al debutto, ha completato un poker di successi.

L’ultimo ad Annone Brianza, battendo il non più verde Reynaldo Caji (15-92-5), nato in Nicaragua, residente in Germania, pro dal 2006, uno dei collaudatori più longevi. A 43 anni ancora in piena attività, anche se l’ultima vittoria ha messo la polvere del tempo sulla data.  L’avversario scelto è Giacomo Licheri, ennesimo debuttante da scoprire. Inizia alle 18,30, una manifestazione che avrà anche la funzione di termometro, per capire se il pubblico gradisce o meno questa fase sperimentale, peraltro molto coraggiosa. Il Centro Pavesi, si trova in via Francesco de Lemene, 3 nella Zona Certosa a Milano. Per contatti relativi alla press: Tommaso Clerici (345 1654538) clericitommaso@yahoo.it

I biglietti sono disponibili su: https://taf.madeticket.it/it/shop/biglietti-pavesi. Per informazioni sull’evento: https://www.taftheartofighting.com/landing-event

In contemporanea vengono allestite altre riunioni. A Palombara Sabina (Roma), quattro incontri pro. Il supermedio di Tivoli, Andrea Guminelli (9-1), 28 anni, pro dal 2021, una sola sconfitta in Polonia, affronta il magiaro Paul Olah (10-66-4), 29 anni, pro dal 2015. Ha girato l’Europa in lungo e largo. Gli mancava la tappa italiana che arriva contro Guminelli, dotato di pugno pesante. Il superwelter romano Cristian Perrone (3), 25 anni, attività sporadica, un match nel 2020, uno l’anno dopo. Fermo fino al 2024, al secondo incontro della stagione. L’avversario è inconsistente. Si tratta del piemontese Marco Delmestro (1-54), 45 anni, pro dal 2009, una vittoria al debutto e poi 54 sconfitte. Mi chiedo per quale motivo la FPI non abbia ancora detto stop. Una vergogna. L’altro romano Alessandro Fersula (10-7), 32 anni, pro dal 2018, molte sconfitte all’estero (Belgio, Inghilterra, Polonia, Svizzera e Germania) reduce dalla sfida tricolore superleggeri a Palermo in ottobre contro Armando Casamonica, finita con una sconfitta onorevole.

Stavolta trova l’argentino Jose Luis Comisso (1-2), che ha combattuto i precedenti incontri in Messico, Vedremo cosa saprà fare in Italia. La supermosca Elisa Papa (5-0-1), 30 anni, pro dal 2022, calabrese di nascita, residente a Roma, ritrova Evelin Camporeale (4-15-1), 33 anni, nata a Santiago del Cile, adottata e poi lasciata, una storia incredibile alle spalle. Nel 2015 arriva in Italia e trova nel maestro Gorgio Campanella un rifugio sicuro, dove allenarsi serenamente. Si diploma operatrice sanitaria a Velletri. Dal debutto a ottobre 2021, ha svolto attività intensissima, disputando venti incontri. In Italia, Inghilterra, Danimarca e Spagna. Il 10 aprile 2022 aveva affrontato Elisa Papa pareggiando. La ritrova domenica, reduce da una vittoria per KO in Spagna a Telde, lo scorso novembre, contro la locale Sarai Unierrez (3-3) a conferma che salirà sul ring per fare ancor meglio del primo confronto.   

A Porto Sant’Elpidio in provincia di Fermo nelle Marche, il giovane superleggero Lorenzo Tulli (3), 19 anni di San Severino Marche, punta alla quarta vittoria contro Elseyed Mohammed (0-1), egiziano di 31 anni.  Sant’Elpidio è stata la cittadina dove ha vissuto il grande campione Federico Scarponi, scomparso lo scorso febbraio a 92 anni. Nativo di S, Benedetto del Tronto, professionista dal 1954 al 1965, campione italiano gallo in vari anni, tra il 1957 al 1965. Ha combattuto in Australia, Filippine, Inghilterra e Francia. Ha incontrato i più forti gallo e piuma dell’epoca, con molte vittorie importanti, da Zuddas a D’Agata. Personaggio di grande rigore morale. Dopo il ritiro è diventato imprenditore edilizio con notevole successo. Auguriamo al giovane Lorenzo di poter seguire le orme del grande Scarponi. 

 

A Firenze, sul ring due attempati pugili, ai quali il richiamo del ring non trova ostacoli per fermarli. Il cruiser Marco Casamassima (9-0-1), 37 anni, toscano di Bagno di Ripoli, nonostante le 33 primavere, prende sul serio il passaggio nei pro e inizia l’attività che prosegue in forma continuativa, verso il traguardo del titolo dei mediomassimi. Domenica trova una vecchia conoscenza dei quadrati italiani, il georgiano Giorgi Kandelaki (12-65-3) 40 anni, operativo dal 2011, pugile con la valigia sempre pronta, in giro per l’Europa. Marco dovrebbe arricchire il record, rendendo possibile la sfida al tricolore. Il secondo confronto in programma riguarda Alex Ferramosca (6-1), 41 anni compiuti, nato a Copparo in Emilia, residente a Prato, pugile che conosco fin dai tempi del dilettantismo, pluricampione italiano nei mosca, ha sfiorato la qualificazione ai Giochi di Londra 2012. L’anno prima ai mondiali di Baku in Azerbajan, lottò alla pari contro lo spagnolo Kelin De La Nieve, nativo della Repubblica Dominicana. Perse quel match 18-17, annegando nelle lacrime la delusione, che cercai invano di lenire quando scese dal ring. In nazionale dal 2006 fino al 2012. Dopo una sosta prolungata, è tornato per il match d’addio battendo Mauro Forte nel dicembre 2015 a Roseto degli Abruzzi. Nel 2018, decide di passare pro ma si ferma al quarto match, dopo la prima e unica sconfitta contro Muhammet Qamili (13) albanese di nascita, ora italiano, ottimo pugile, campione mondiale youth WBC piuma, in piena attività. Disputa un match nel 2022, riprende nel 2024 e vince due incontri, Questo è il terzo. L’avversario è un altro georgiano, Giorgi Potskhverashvili (1-4) la metà degli anni di Alex, già orientato al ruolo di collaudatore, più interessante sul piano economico. Arriva in Italia per la prima volta. Con la borsa percepita, si assicura cena e panettone per il Natale. Mentre Alex potrà dire essere ancora in palla.                                                                                                                                                                             

Giuliano Orlando

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